Etna Bianco DOC – un calice di Bianco di caselle Benanti, uno di Cottanera ed un ospite a sorpresa, ecco i vini che ci hanno accompagnato in questo viaggio alla scoperta delle varie personalità del vino condotto dalla sommelier Stefania Turato in compagnia dei colleghi di FISAR Milano Duomo presso l’enoteca Wine Road di via Piave a Milano.
“Vi porto in viaggio, non stiamo fermi, ma andiamo” Stefania Turato
Esordisce così la frizzante Stefania Turato, servendoci una bollicina di decompressione “Col di Treviso” – non a caso viste le origini venete della sommelier – ed introducendoci ai temi della serata dedicata alla sua grande passione: il vino. Con la sommelier abbiamo affrontato un interessante viaggio alla scoperta di alcuni terroirunici del sud Italia, e delle persone, uomini e donne, che hanno scelto di dedicare la loro vita al vino.
Perché diventare sommelier? Stefania risponde al quesito in modo serio e deciso:
“Diventare sommelier è una scelta consapevole, si tratta di avvalorare il vino per la cura con cui è stato prodotto e di intraprendere un percorso che ci porterà a scelte pensate e al conseguente ben-essere. Per fare questo però ci vuole molto allenamento…del resto è impensabile scalare l’Everest se prima non si è affrontato il Cervino, no?”
Stefania ci parla di un vero e proprio “allenamento al gusto”, eseguito stimolando i nostri ricettori in modo da ampliare le capacità che abbiamo innate, coinvolgendo in un training giornaliero occhi, naso, bocca, lingua e perfino orecchie alla ricerca del gusto vero!
Da dove iniziare? Dalla postura: è il nostro portamento che influenza lo stato d’animo e il modo di porci al mondo esterno. Spalle dritte e petto aperto, quindi, questo è l’atteggiamento di un sommelier consapevole, la stessa attitudine che ha portato Stefania a sperimentare la dottrina del “Mindful eating and drinking”. Il messaggio è chiaro: il sommelier non beve, ma degusta, ponendo più attenzione verso ciò che ingerisce, in primo luogo per una propria cura di sé, del corpo e dello spirito, per poi poter trasmettere questa conoscenza al prossimo.
Adesso farei parlare i vini…
Entra in scena il nostro primo compagno di viaggio: L’Etna bianco “Bianco di caselle” Benanti, a base di sole uve Carricante, nato a più di mille metri d’altitudine nel vigneto autoctono Benanti presso Caselle (CT). Si tratta di un vino pervaso da una grande freschezza, molto minerale di un colore giallo d’orato e dalle spiccate note di mela.
“Siate rispettosi nell’avvicinarvi al vino. Noi abbiamo il compito di ascoltarlo.”
Il secondo vino che ci viene proposto, sempre Etna, deriva invece dall’azienda vinicola Cottanera, situata sulle pendici dell’Etna a Castiglione di Sicilia, la quale vanta di vigneti che sorgono direttamente su pietra lavica.
“Per guardare al futuro non possiamo non tenere conto dell’educazione che abbiamo ricevuto. La terra, come mi ha insegnato mio padre, è un bene inestimabile, perché è il principio di ogni cosa e di ciò che saremo” Vinicola Cottanera
Il colore di questo secondo calice è sicuramente di un giallo paglierino più inteso, con nuances quasi verdi. I sentori sono quelli della vaniglia con una spiccata nota di frutti esotici maturi.
Ed è con uno special guest che concludiamo la serata: il Grecanico dorato Sicilia DOC Millesulmare 2013 dell’azienda sicula Santa Maria La Nave, il quale ci viene presentato direttamente dai produttori della famiglia Mulone, residenti a Viagrande in provincia di Catania.
Si tratta di un eccellente vino, color oro intenso, di una complessità straordinaria in verticalità ed orizzontalità grazie alle escursioni termiche tra giorno e notte e grazie al recupero delle vecchie viti in quel territorio straordinario alle pendici dell’Etna a pià di 1000 metri di altitudine…un “panorama gustativo” fantastico a conclusione del nostro viaggio!
Ringraziamo la nostra sommelier e…alla prossima! Il viaggio con OraZero ed Il Bollitore in compagnia di Stefania Turato continua!
Per maggiori info: http://www.fisarmilanoduomo.it/
Guarda qui la pagina di OraZero dedicata alla sommelier
Volete di più? Visitate il blog di Stefania Turato: http://stefaniaturato.com/
Parole di Elisa Da Rin Puppel
Foto di Stefano Adami