Grande successo al Teatro Comunale di Trecastagni. In scena la straordinaria performance dei ragazzi diversamente abili, con il sostegno del Consorzio Siciliano di Riabilitazione.
Il “messaggero” di FIABA (FONDO ITALIANO ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE), a voluto vivamente congratularsi per l’ottimo lavoro svolto dal Consorzio Siciliano di Riabilitazione per ragazzi disabili che al Teatro Comunale di Trecastagni, paese alle pendici dell’Etna, hanno portato in scena uno spettacolo senza barriere.
Un’emozionante performance di ragazzi diversamente abili che hanno interpretato magistralmente il loro ruolo di cantanti, ballerini e attori, un’esibizione unica nel suo genere.
Una grande sfida per dare la speranza che anche questa realtà così significativa possa dare il suo contributo alla società odierna così presa dal suo tran tran “normale”. In occasione del secondo anniversario dell’evento sono state messe in evidenza ancora una volta, le pari opportunità.
Attori meravigliosi, con tanta passione e volontà di esprimere l’uguaglianza umana in tutti i suoi aspetti, anche culturali e artistici. “Il Racconto Che Incanta”, questo il titolo dello spettacolo, che ha voluto replicare il successo dello scorso anno, quando i ragazzi hanno interpretato “Provare per Credere”.
Il cast, composto da 11 attori disabili è stato coordinato dalla dottoressa Anna Talbot del C.S.R. e scritto e creato da Giorgia Portelli, in collaborazione conDaniele Greco, Elisa Greco e Mario Calì, che hanno saputo unire il canto, il ballo e la recitazione di un racconto che incanta, traducendolo anche in dialetto catanese“U cantu ca incanta”.
La sceneggiatura è quella di un naufragio, dove perfetti sconosciuti si ritrovare a vivere un drammatico momento, in queste scene di bisogno assistenziale e soprattutto di calore umano, ritroviamo ciò che giornalmente, purtroppo, accade con gli sbarchi degli immigrati sulle nostre coste.
Un elogio vero e meritevole va a tutti gli operatori: registi, scenografi, truccatori e tecnici di luci e suoni.
Un grazie va soprattutto al primo cittadino di Trecastagni e alla sua amministrazione, che hanno permesso di portare sul palcoscenico questo significativo e indimenticabile “spettacolo senza barriere”.