(Opoku di testa pareggia – © Foto Salvatore Anicito – riproduzione riservata)
PATERNO’: Polessi, Isaia, Musumeci (27’ Mirenna), Sangiorgio, Genoese, Tornatore, Garrasi (66’ Inserra), Gatto (49’ Lo Verde), Opoku, Sinatra, Trotta. All.: Franco Pannitteri.
VIAGRANDE: Colonna, Abate (60’ Laudani M.), Mauro, Strano, Caliò, Iacobello, Grasso (53’ Buda), Nicosia, Bonanno (72’ Laudani R.), Carbonaro, Scapellato. All.: Enzo Buttò.
ARBITRO: Giulio Gambino di Palermo. Assistenti: Regolo di Acireale (CT) – Fisichella di Catania.
RETI: 12’ Caliò, 85’ Opoku.
NOTE: 400 spettatori presenti, temperatura mite, campo discreto. Espulso al 48’ Sangiorgio per doppia ammonizione. Ammoniti: Musumeci, Sinatra, Lo Verde, Garrasi, Meo, Tornatore e Genoese per il Paternò, Nicosia e Caliò per il Viagrande. Angoli: 9-1 per il Paternò. Recuperi: pt 2’, st 3’.
PATERNO’ 16 novembre. Poteva andare male ed arrivare la terza sconfitta di fila, ed invece questa volta è arrivata la reazione, quella linfa vitale che ti fa fare il salto di qualità e che ti permette di raggiungere traguardi ambiziosi. Il Paternò non gioca male contro il Viagrande, ma come colpito da una maledizione, sbaglia e anche tanto, quindi viene puntualmente colpito dagli avversari, che molto cinicamente si portano in vantaggio. Ecco che viene fuori la grinta, la determinazione, elemento che forse un po’ troppo è mancato quest’anno, ed all’85’ Opoku materializza questa rabbia in Opoku, mandando in visibilio gli spettatori presenti. C’è anche lo spazio per il gol della vittoria, ma gli arbitri quest’anno sembra che abbiano preso di mira il Paternò, non assegnando un rigore evidentissimo ai rossazzurri. Mentre proprio allo scadere è San Polessi a salvare il risultato, con una doppia parata in uscita. Per la cronaca inizia bene il Paternò con Garrasi pericoloso, al 5’ entra in area e viene steso da Mauro, l’arbitro assegna il penalty. Dal dischetto si presenta Sinatra che calcia bene, ma la sfortuna si abbatte sul Paternò e la palla colpisce la traversa, quindi sulla ribattuta i rossazzurri non riescono a spedirla in gol. Gol sbagliato…. Gol subito. Punizione di Carbonaro per Caliò che di testa in mischia, porta in vantaggio il Viagrande. Il Paternò risponde con Opoku di testa, ma la palla finisce fuori di un soffio, quindi è Trotta a provarci, ma il tiro finisce di poco a lato. Nella ripresa, sale l’animus pugnandi della squadra, ma c’è molta confusione in campo, per giunta l’inopinata espulsione di Sangiorgio, reo secondo l’arbitro di aver commesso due falli da cartellino giallo (assolutamente inesistenti), riaccende lo spirito dei paternesi. L’ingresso del neo acquisto Marco Inserra da una scossa al team paternese, all’85’ discesa di Inserra sulla fascia, cross al centro per Opoku che in tuffo di testa pareggia le sorti del match. Poco dopo lo stesso Opoku ha la palla della vittoria, tenta un tiro a giro, il pallone viene intercettato con un braccio da Caliò, ma incredibilmente l’arbitro non se la sente di assegnare il sacrosanto rigore al Paternò. Il Paaternò in 10 è galvanizzato e ci prova, ma proprio allo scadere, il Viagrande vince alcuni rimpalli, Scapellato è a tu per tu con Polessi, che però esce alla grande e para in ben due occasioni, salvando il risultato. E’ soltanto un pareggio, che sta molto stretto al Paternò, ma un po’ si sono accorti che un segnale c’è stato, forse non tutto è compromesso.