Attraversano lo Stretto di Messina senza il supporto della barca d'appoggio

Carmelo Barbagallo e Carmelo Stramandino appena raggiunta la costa calabraNella mattinata piovosa e non molto calda del 3 settembre scorso, due impavidi nuotatori dell’hinterland catanese hanno affrontato con non pochi rischi la mitica traversata a nuoto dello Stretto di Messina.
Carmelo Stramandino
Dopo un anno di allenamenti, sotto la  guida esperta dell’allenatore Gaetano Valenti della Piscina del Villaggio Madonna degli Ulivi di Viagrande (CT), Carmelo Stramandino, di anni 47, residente ad Aci Bonaccorsi (CT), impiegato come capo-pasticciere presso il Gran Caffè Urna di Viagrande, e Carmelo Barbagallo, di anni 37, ragioniere e consigliere comunale di Pedara (CT), si sono presentati in costume alle 8:30 del mattino sulla spiaggia della punta di Torre Faro (ME) con l’intenzione di attraversare lo Stretto.
Data un’ultima occhiata alla sponda opposta in Calabria, non hanno esitato a tuffarsi in acqua malgrado le condizioni meteorologiche non fossero delle migliori.
Partiti con l’obiettivo di tentare di battere il record della traversata, davano proprio l’impressione di poter riuscire nell’impresa dopo le costanti e veloci bracciate del primo chilometro, ma giunti quasi a metà della traversata si accorgevano di aver perso di vista la barca d’appoggio dell’Associazione “Colapesce Primo” di Messina che li seguiva, bloccata da un’avaria al motore.
Carmelo BarbagalloI due, sportivamente ostinati, decidevano comunque di proseguire senza supporto per i 2 Km. rimanenti, puntando la costa calabra, ma perdendo la direzione corretta, che avrebbe fatto risparmiare loro ben 1,2 Km. di bracciate in più rispetto alla rotta prevista.
Quelli che erano i 3 Km. previsti, si sono così trasformati in 4,2 Km. ed il tempo previsto è notevolmente salito a 70 minuti, costretti a nuotare anche fra i mulinelli che si creano nello stretto e i flussi delle scie lasciate dai traghetti che attraversavano le due sponde poco lontano.
Stanchi, un po’ delusi, ma comunque felici per l’impresa, raggiungevano la costa calabra toccando la riva 2 Km. più a sud rispetto al punto previsto, tra gli applausi dei bagnanti di Cannitello di Villa San Giovanni (RC).
Visti comunque i tempi sui chilometri totali percorsi, i due hanno dato appuntamento ad amici e sportivi all’anno prossimo, con l’intento di battere il record di traversata “andata e ritorno”, sperando in un supporto senza imprevisti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.