Tea Falco e Donatella Finocchiaro star indiscusse, ieri, della penultima giornata della XIV edizione del Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi. In un intenso omaggio alla bellezza e alla professionalità siciliane.
L’attrice e fotografa Tea Falco è stata la protagonista di Chiacchiere sotto il fico assieme alla regista Monica Stambrini che ha presentato Sedia elettrica-Making of di “Io e te” di Bertolucci. Nonostante il progetto sia stato commissionato, la Stambrini è riuscita comunque a dare un’impronta soggettiva orientata sulla “persona” di Bernardo Bertolucci, per la prima volta sul set da quando è costretto su una sedia a rotelle elettrica. Per Tea Falco, protagonista di Io e te, “la presenza di Monica è stata discreta e invisibile”. Ancora Tea Falco protagonista sul palco di piazza Regina Margherita dove ha ricevuto il premio della Banca di credito cooperativo di Pachino consegnato dal vicepresidente Franco Lao. Ospite sul palco della sala cinematografica all’aperto più a Sud d’Europa anche l’attrice Donatella Finocchiaro che ha presentato l’ultimo film in concorso, “Marina” di Stijn Coninx, di cui è protagonista.
“Il film – ha detto Donatella Finocchiaro – racconta una storia di emigrazione, come ce ne sono state tante negli anni Cinquanta, quando gli italiani andavano all’estero per fare i lavori più umili”. Tra i momenti più emozionanti della serata quello dedicato al premio Donna di frontiera, consegnato da Marilina Paternò. Il riconoscimento è andato a Nawal Soufi, marocchina di 26 anni, che si definisce “attivista per i diritti umani”. La donna, a cui è stata donata un’opera dell’artista Denise Spicuglia, ha dedicato il premio “a tutte le persone che non sono mai arrivate”.
La giornata di ieri è cominciata con le Chiacchiere sotto il fico che hanno ospitato, oltre a Monica Stambrini e Tea Falco, i rappresentanti di vari Festival della Sicilia Sud Orientale un allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo e infine lo storico del cinema, nonché vicedirettore del Festival internazionale del cinema di frontiera, Sebastiano Gesù. “Perché creare concorrenza tra i piccoli festival del Sud Est siciliano, quando si può fare rete?”. Questa la domanda di Nello Correale, direttore artistico del Festival, che riassumono lo spirito del progetto del distretto culturale SudSudEst. Le associazioni che organizzano gli eventi cinematografici di questo angolo della Sicilia hanno deciso di collaborare mettendo a disposizione competenze e infrastrutture secondo uno spirito comunitario.
Riccardo Di Bella, organizzatore di State aKorti, il Festival Internazionale del cortometraggio comico umoristico di Viagrande, ha parlato dell’applicazione Movie in Sicily di cui è stato anche presentato lo spot. L’ideatore dell’App ha pensato di mappare, con la collaborazione di Sebastiano Gesù, i set cinematografici siciliani creando così un enorme percorso cine-turistico. Presentata, ieri, anche un’altra applicazione, pronta molto probabilmente ad ottobre, che permette di visualizzare gli eventi turistici e culturali in programma in Sicilia. Il direttore artistico del Floridia Film Fest Renato Scatà ha parlato della rivista online Codice Visivo, che si occupa del cinema mediterraneo senza tralasciare quello internazionale. All’interno di questo progetto sperimentale è previsto anche l’inserimento dei film proiettati all’interno del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera in modo da garantire loro una maggiore visibilità. Al dibattito sono intervenuti anche Andrea Di Falco di VideoLab Film Festival di Camarina (Ragusa) e Lisa Romano, direttrice dell’Ortigia Film Festival, che hanno posto l’accento sull’importanza della collaborazione e della sinergia tra le organizzazioni dei festival affinché si crei una sana competizione che arricchisca queste Kermesse.
Un’altra esperienza in cui il cinema viene toccato con mano l’ha raccontata Davide Vigore, alunno del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Il metodo utilizzato dalla scuola prevede un approccio pratico con il cinema e, come dice Davide, “al Centro ci viene fornita una formazione completa in quanto oggi un regista deve apprendere molteplici saperi, anche quelli di un semplice operatore”. Ha parlato della didattica del Centro l’insegnante di Storia e critica del cinema Sebastiano Gesù, presente al dibattito anche in veste di scrittore. Il vice-direttore del Festival ha presentato il suo ultimo libro Il Gattopardo di Luchino Visconti, 50 anni di Grandeur, pubblicato da 42due edizioni. Sebastiano Gesù ha voluto documentare la fortuna nel mondo del noto film, tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, attraverso l’analisi grafica delle locandine create in diversi Paesi. Secondo le parole dell’autore “è importante mettere in luce tutte le pellicole che hanno contribuito a dare al mondo un’immagine della Sicilia diversa da quella raccontata dai film incentrati sulla mafia”.
Alla penultima serata del Festival ha partecipato anche l’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, che ha portato i suoi saluti. Ha chiuso la serata in piazza Regina Margherita la proiezione del film Pane e cioccolata di Franco Brusati per un omaggio a Manfredi. Per l’occasione il Consorzio di tutela del cioccolato di Modica ha realizzato il suo miglior cioccolato con un packaging dedicato.