La parte di noi che non conosciamo, che di notte sogniamo e identifichiamo come incubo, ci appartiene. Inutile scappare, sottrarsi, sfarinarsi le membra per capire la ragione delle sue impreviste apparizioni. I pensieri che non credevamo possibili sono lì, vanno e vengono, aspettano il momento migliore per essere, l’attimo giusto per intrufolarsi o uscire dal nostro animo. A volte non siamo pronti, i pensieri sopraggiungono e ci danno la nausea, non li digeriamo, ne diventiamo gravemente intolleranti. Nasce così il bisogno di vomitare su fogli un prorompente disordine mentale, divenuto un percorso di vita, utile al punto da decidere di conviverci.
Elisa Irene Anastasi nasce nel 1980 a Catania. Fin dall’adolescenza, scopre nella scrittura un potente mezzo per tirar fuori le proprie emozioni, ma il suo carattere riservato e schivo le impedisce di condividere con gli altri quanto scrive. Trova anche nella pittura uno strumento per esternare i suoi pensieri, dipingendo, in particolar modo, figure femminili rappresentanti i diversi stati d’animo. I pochi che leggono le sue parole la incitano a continuare a comunicare, ma lei lotta con questa parte di sé, cercando di ricacciarla dentro, fino al giorno in cui legge di due concorsi letterari nazionali. Decide di partecipare a entrambi, aggiudicandosi il primo premio. Da lì inizia la stesura di Alba Blu, suo primo romanzo. Disordini e intolleranze mentali nasce nel tempo e viene completato in un periodo della sua vita cupo ma, quanto mai, pieno.