Sabato 15 Febbraio 2014 presso i locali dell’Etnamuseum del Comune di Viagrande si è tenuto l’appuntamento Etna, un’altra storia, organizzato dall’associazione ambientale Piuma Bianca, in collaborazione con l’associazione Amici della Terra. Protagonista indiscussa dell’incontro la Montagna, che la visione collettiva dipinge in modi di volta in volta diversi: per alcuni essa è buona, per altri cattiva; per alcuni è madre, per altri matrigna. In realtà, riportando le parole del vulcanologo Salvo Caffo, l’Etna fa soltanto il suo mestiere e le sue manifestazioni dovrebbero essere considerate esattamente per ciò che sono, non in funzione degli interessi personali.
Dopo il saluto dell’attuale Presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, è stato servito al numeroso uditorio un “antipasto a base di storia”: così il presidente di Piuma Bianca, Sergio Mangiameli, ha definito la prima parte dell’incontro, che si è scelto di dedicare alla vicenda dell’antico comune ionico di Mascali, quasi completamente distrutto dalle lave dell’Etna nel lontano 1928. La professoressa Rosanna Corsaro, vulcanologa, nonché socia di Piuma Bianca, ha illustrato le dinamiche scientifiche di quell’eruzione, durata ben diciotto giorni, insistendo sul valore della memoria storica, che diviene ricordo commovente per i più anziani, conoscenza per i più giovani e monito per tutti. «Vivendo su un vulcano attivo» queste le parole conclusive dell’intervento della professoressa Corsaro «tutti noi dobbiamo avere consapevolezza del pericolo delle eruzioni. È la montagna matrigna, o siamo noi figliastri?». Quindi, è stato proiettato il video dal titolo Mascali Vecchia, realizzato da Leonardo Vaccaro, presidente dell’associazione culturale Mascali 1928, e da Simone Lo Castro. Alla domanda di Sergio Mangiameli «Da dove è venuta l’idea del video?» Leonardo Vaccaro ha risposto: «Abbiamo tentato di recuperare la memoria degli eventi, che è stata come sepolta dalla colata insieme al paese. L’eruzione del 1928 ha toccato le prime case di Mascali il 6 Novembre alle ore 18:00, proprio nel giorno della festa patronale di S. Leonardo. Il giorno dopo tutto era distrutto. Questo ha creato una sorta di trauma negli abitanti, una certa difficoltà nel raccontare, che noi vorremmo aiutare a superare». Il video ha proposto una ricostruzione virtuale in 3D dell’antico abitato di Mascali, sulla base di un’unica foto aerea scattata da un idrovolante poche ore prima che avvenisse la catastrofe e di alcune immagini d’epoca. Il tutto corredato dalle travolgenti musiche di Ennio Morricone.
Il pomeriggio in onore dell’Etna è continuato con la proiezione di spettacolari fotografie, scattate da Roberto Amendolia, Klaus Dorschfeldt e Grazia Pitruzzella, che hanno catturato i molteplici aspetti dell’attività vulcanica: dalla degassazione alle colate di trabocco, dal lancio della cenere all’emissione degli anelli di fumo, dai “crateri impatto” alle lave a corda e così via.
Ha concluso l’appuntamento la prima visione dell’ultimo cortometraggio di Gian Maria Musarra, Idda, sempre a soggetto Etna, con la colonna sonora del violoncellista Giovanni Sollima e la voce fuoricampo di Claudia Fichera.