Anche se non se ne parla molto e, quando lo si fa, si usano perlopiù toni sprezzanti, il settore christian metal esiste e rappresenta una fetta di ascoltatori i quali, piaccia o non piaccia, hanno pieno diritto di esprimere i loro gusti musicali e le loro posizioni religiose. Pochi giorni fa si è tenuto un concerto riguardante proprio questo ambito e, come nostro costume, abbiamo deciso di darvene contezza, in modo da non tralasciare nessun aspetto del mondo del metal. La cornice della serata è quella degli ormai noti Viagrande Studios, una struttura in grado di ospitare eventi ben più grandi e nell’ambito delle più svariate discipline artistiche. A questo proposito, service ed organizzazione in generale sono stati all’altezza, con tanto di hostess a smistare il pubblico verso i posti a sedere numerati assegnati e tantissimi addetti al palco al lavoro. Sbrigate velocemente le procedure di accredito, accediamo all’auditorium che ospita i concerti e ci accorgiamo che il pubblico (circa 120/150 persone ad occhio e croce) è destinato agli spalti, mentre il palco è posto a fondo auditorium. Ne consegue che un vasto spazio tra musicisti e spettatori rimane vuoto, creando una certa freddezza che solo i Metatrone riusciranno davvero a superare.
HYPERSONIC
Dopo l’apertura della serata affidata agli Hydra, cover band band dei Toto, tocca agliHypersonic. Abbiamo già incontrato varie volte la band in questione, sia in occasione di loro esibizioni live, riferendovi di prestazioni talvolta vocalmente altalenanti, che parlando del loro album d’esordio. In questo caso, i ragazzi di Belpasso hanno offerto una prova di buon livello, durante la quale hanno anche eseguito in anteprima un brano che andrà a far parte del loro prossimo lavoro, che, a giudicare da questo assaggio, non dovrebbe discostarsi molto dal precedente. Oltre alla solita prestazione strumentale all’altezza della situazione, la cantanteAlessia Rapisarda, altre volte in difficoltà nel tenere le note lunghe fino in fondo, ha invece cantato con convinzione ed in maniera omogenea. Unica nota stonata: i suoi continui incitamenti nella parte finale dello show, rivolti al pubblico affinché si avvicinasse alle transenne per partecipare più direttamente allo spettacolo, hanno convinto a farlo meno di dieci persone. Il tutto condotto comunque in maniera leggera e divertita, come è giusto che succeda in questi casi. Visti i circa trenta minuti di ritardo sulla scaletta, la loro esibizione si conclude con una canzone in meno rispetto al previsto per far spazio agli headliners. Su questo aspetto torneremo in coda al report, visto che è da segnalare una spiacevole coda.
METATRONE
Situazione che si ribalta quando salgono sul palco i Metatrone, con una metà circa degli astanti che raggiunge le transenne per incitare da vicino i propri beniamini. Sarà anche un gruppo christian metal, per di più con un prete in formazione, ma gli amanti del power deciso non possono certo accusarli di essere mosci. Parliamo infatti di power metal melodico, si, ma decisamente più aggressivo della media ed incattivito qua e là dal growl proprio di Don Bruno. La formazione, inoltre, ha recentemente subito uno scossone con l’entrata di Dino Fiorenza, funambolo del basso il quale, per quanto imbrigliato all’interno di composizioni già sviluppate, ha portato una nota (anzi, molte note) shred nell’impianto musicale del gruppo, oltre che una certa spettacolarizzazione naturalmente insita nelle sue esecuzioni. Presentati principalmente dal chitarrista Stefano Calvagno, i brani eseguiti sono risultati potenti e melodici, densi di assoli sia di chitarra che di tastiera (niente giocattolini della Mattel, ma uno strumento ben presente ed irruente, con parecchi accenti prog) ed anche in questo caso sono stati presentati due brani che andranno a far parte del prossimo lavoro del gruppo di Catania. Pubblico palesemente soddisfatto -ci torneremo dopo- quando proprio sul più bello…
UN INFERNALE ARRIVEDERCI
Proprio sul più bello e quando mancavano ancora quattro pezzi da eseguire, viene annunciato l’ultimo brano. Perché? Semplice: nonostante i Viagrande Studios siano posti su un terreno privato circondato da un piccolo parco, con davanti un terreno incolto e non confinino con nessuna abitazione, un solerte funzionario SIAE presentatosi già ad inizio serata, costringe di fatto a staccare gli ampli allo scoccare della mezzanotte, interrompendo la serata sul più bello, quando tutto si sarebbe concluso naturalmente di lì a trenta minuti. Devo commentare? Lascio fare a voi. Per il resto, mi pare interessante disquisire sul contorno della manifestazione, diverso da quello cui siamo abituati. L’appartenere al settore cristiano, infatti, ha reso possibile la presenza tra il pubblico di intere famiglie e di gente che normalmente non assoceremmo al metal, con bambini piccoli al seguito, togliendo quel trambusto che di norma accompagna i concerti metal, ma inserendo una nota rilassata che ha reso il tutto un po’ diverso e, almeno per una volta, non spiacevole. Dal canto loro i gruppi all’opera non hanno affatto cercato di fare proselitismo od altro, limitandosi a presentare i loro pezzi, con i Metatrone che lo hanno fatto in maniera più articolata, ma senza calcare la mano sull’aspetto religioso dei testi, peraltro palese, visto che questi sono in italiano. A tal proposito si potrebbe aprire un lungo dibattito in merito, tuttavia non è un live report la sede opportuna, ma sull’argomento ritorneremo in seguito. Unica nota davvero stonata, alcuni commenti da parte di certuni spettatori venuti solo per seguire l’esecuzione delle cover ed evidentemente refrattari all’ascolto di musica originale, ma anche questo è un vecchio discorso. All’uscita dell’auditorium, spettacolone extra e gratis, con l’Etna in piena eruzione ed in perfetta visibilità (Viagrande è alle pendici del vulcano e la visuale sul cratere principale buona) che offre cenere, lapilli, sciare e boati a profusione. Forse l’inferno che protestava per l’indebita ingerenza in un settore connotato da ben altre tematiche? Ovviamente scherzo, ma, come detto, fra poco avremo modo di affrontare la questione in maniera più diffusa.
SETLIST HYPERSONIC
1. Intro
2. My Spirit Free
3. Rebirth
4. Eyes of Wolf
5. As an Angel
6. Wheels of Fire
7. The First Sound of Life
SETLIST METATRONE
1. Intro
2. Credo
3. Veni Creatur Spiritus
4. Rinascere
5. Uomo
6. In Spe Resurrectionis
7. Cuore di Donna
8. La Via Migliore
9. Heavenly Field
10. Padre
11. Colori del Sole
12. Una Parte di Me
13. Passione
14. La Roccia