Una delle squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere è sicuramente lo Sporting Viagrande. La compagine catanese di mister Buttò si ritrova al momento al penultimo posto in classifica e Golsicilia.it ha sentito in esclusiva il difensore biancazzurro Marco Trovato per saperne di più sul morale della squadra.
Dopo un buon inizio il Viagrande sta soffrendo un pò. Quali sono i motivi?
«Non ci sono problemi gravi, semplicemente è un momento in cui ci gira tutto storto. Dobbiamo stare uniti, lavorare duramente durante tutta la settimana e i risultati arriveranno».
In ottica salvezza quanto preoccupa il penultimo posto in classifica?
«La situazione al momento non è sicuramente delle migliori. Abbiamo perso qualche punto di troppo e ci ritroviamo invischiati nella parte bassa del lotto. Sono sicuro che però ci rialzeremo e puntiamo forte sulle gare casalinghe. Sul nostro campo dobbiamo cercare di vincerle tutte imponendo il nostro gioco».
Domenica affrontate un’ Igea Virtus in crisi…
«Anche loro come noi vengono da qualche risultato negativo, hanno un organico importante e vorranno tirarsi fuori da questo momentaccio. Una squadra che è in crisi di solito riesce a tirare fuori il massimo, ma noi dovremo essere bravi a fare la nostra partita senza particolari pensieri. Dobbiamo conquistare i tre punti a tutti i costi».
In estate hai sfiorato la D col Due Torri. E’ un tuo obiettivo ritornare a calcare palcoscenici superiori all’Eccellenza?
«In estate a Piraino per un motivo o per un altro le strade si sono separate. Sicuramente fa piacere giocare in categorie superiori, ma al momento gioco qui e il mio obiettivo principale è quello di dare il massimo e fare bene nella società in cui mi trovo».
Quali squadre vi contendono la salvezza? E chi vedi invece favorito per la vittoria del campionato?
«Questo si sta dimostrando un campionato equilibrato, tante squadre possono lottare per diversi obiettivi. Dopo nove giornate è presto per dare giudizi definitivi. Sicuramente dopo dicembre si capiranno molte cose e le gerarchie verranno fuori».
Vittorio Damiani