Viagrande. Aumentano le indennità per sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del Consiglio

È di questi giorni la notizia di un “adeguamento” delle indennità per le cariche comunali più importanti di Viagrande e, manco a dirlo, si è subito scatenata la bufera sul web.
La Redazione di Vivi Viagrande, assente giustificata per un brevissimo periodo di ferie, si è vista sommergere, al suo ritorno, da richieste di informazioni in merito e da lettere varie con speranza di pubblicazione.
Partendo dal presupposto che non potevano essere pubblicate tutte, per le ovvie ripetizioni sull’argomento, il sottoscritto ha già provveduto a contattare il sindaco di Viagrande, Francesco Leonardi, per concordare un incontro e avere maggiori chiarimenti sulla questione.
Nel frattempo, attendendo la conferma per l’intervista, mi è sembrato doveroso pubblicare una delle tante lettere, così come l’abbiamo ricevuta.

Mario Macrì

Aumenti a priori.

Salve la contatto per inoltrarle qualora le fosse sfuggito un articolo apparso nel quotidiano ”La Sicilia” il 30 luglio 2013 a cura di Paolo Licciardello.

”La Giunta comunale capeggiata dal sindaco Franco Leonardi ha determinato le indennità di carica per il nuovo quinquennio, che risultano leggermente più alte di quelle determinate dalla precedente amministrazione. Ecco le nuove indennità (tra parentesi le precedenti); sindaco 2.772,99 euro (2.045,16), vicesindaco 1.525,14 (1.124,83), assessori e presidente del Consiglio 1,247,84 (920,32). Non spetta più alcuna indennità al vicepresidente del Consiglio, ma il semplice gettone di presenza.”

Questa notizia, se confermata, ci prende alla sprovvista.
Ormai, tutti, sappiamo le difficoltà da parte dei comuni nel reperire fondi.
Difficoltà che, spesso, comporta aumenti non indifferenti delle tasse comunali a carico dei cittadini. Non ultima la TARES. E tagli a servizi.
Se facciamo quattro calcoli saranno spesi
727,83 in più per il sindaco
400,31 in più per il vice
327,52 in più per presidente e assessori
quindi sarebbero circa 2.500 euro mensili in più?
E sarebbero 30.000 euro annui in più che il Comune sborserà.
Probabilmente gli interessati giustificheranno tale aumento come una sorta di adeguamento ad altre realtà.
Ma c’è da chiedersi, in questo contesto storico di crisi e di difficoltà sociali, dove da più parti si chiede alla politica un ridimensionamento, se tutto questo sia necessario.
Altra riflessione. Nella vita reale, un aumento al compenso è giustificato da un riconoscimento del proprio lavoro, mentre in questo caso l’aumento è stato fatto a priori. Perchè?
Grazie per l’attenzione.

Andrea Lo Faro