E’ ormai da alcuni anni che gli italiani assistono con pazienza ! a questo teatrino della politica e dei politici, incuranti dei problemi della gente, delle imprese e della nostra economia in generale. Tant’é che, da diversi anni, é incominciata a crescere l’emigrazione intellettuale e di molti Imprenditori e relative famiglie, poiché non sentendosi più tutelati nel proprio Paese, specie per la mancanza di una politica economica, di regole giuridico amministrative certe e di una burocrazia poco efficiente, hanno deciso di gettare la spugna, cambiando Paese. Costoro, hanno scelto di lasciare l’Italia, per andare verso altri Continenti meno ingessati, ed in cerca di fortuna e di una nuova vita.
Questa breve ma significativa premessa, racchiude uno stato di malessere generale che vive la gente, leggendo i quotidiani, vedendo la televisione e informandosi anche attraverso il Web.
Non parliamo poi della disoccupazione, la quale sta raggiungendo in Italia livelli insostenibili.
Superando certi livelli, ci dobbiamo aspettare di tutto ! Ma i proverbi antichi, difficilmente si sbagliano: ” si può ricostruire, soltanto dopo aver demolito “.
E’ vero che, l’attuale crisi economica investe quasi tutta l’Europa e non solo, ma é anche vero che, gli altri Paesi hanno fatto molte riforme per tenersi al passo con l’evoluzione della Società, ad esclusione dell’Italia che, ha pensato a ” ben altro ” ! da oltre venti anni, e forse più.
Le riforme alle quali mi riferisco sono: quelle relative alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione, alla riduzione delle diseguaglianze sociali, alla eliminazione della corruzione a tutti i livelli, alla soppressione dei benefici della ” casta “, alla riduzione dei rimborsi elettorali e dei costi della politica. Per non parlare poi, degli sprechi che si annidano nella Sanità pubblica, laddove é elevato il livello di clientelismo partitico, e spesso anche di corruzione.
Non sono escluse le ” banche “, in questo breve elenco, così come non viene esclusa la ” Confindustria “, sempre per quanto attiene i privilegi di cui godono ( ancora per poco ) i Dirigenti e i Direttori generali.
Questi ultimi, beneficiari di compensi annui di ” tutto rispetto” ! Un esempio, chiarisce meglio queste brevi parole: il dott. Giampaolo Galli, direttore generale di Confindustria fino al luglio 2012, percepiva un compenso intorno agli 800 mila euro l’anno; mentre la sua indennità di buonuscita viene valutata oltre 2 milioni di euro. Oggi invece, percepisce la pensione di servizio, con l’aggiunta dello stipendio di parlamentare, tranne che abbia rinunciato ad uno dei due compensi per ragioni umanitarie. Ma noi non lo sappiamo.
Un tale sistema genera dei costi per tutti i contribuenti, ma anche per le imprese aderenti alla Confindustria.
Altro argomento scottante, é rappresentato dall’evasione fiscale e dai capitali trasferiti illecitamente all’estero e nei paradisi fiscali. In merito all’evasione fiscale, molti imprenditori si giustificano, affermando che, la tassazione in Italia, a carico di tutti i contribuenti é elevata.
Ciò é in parte vero, ma é anche vero che, se tutti pagassimo le tasse tutti pagheremmo di meno.
Ed invece non é così, poiché in tanti aspettano i ” famosi condoni fiscali ” per pagare di meno, col beneplacido della classe politica connivente.
In merito al secondo punto, cioé il trasferimento dei capitali all’ estero, più o meno leciti o meglio illeciti, é strettamente legato al primo, creando una doppia evasione fiscale tacitamente legalizzata, poiché si evita di pagare anche la ritenuta fiscale applicata sugli interessi maturati nei conti correnti. Oppure, di usufruire di una tassazione più vantaggiosa sugli investimenti finanziari. Ma, sul trasferimento dei capitali all’estero, ci sarebbe molto da dire e da scrivere. Questa barbara consuetudine, scaturisce anche dalle tangenti che circolano per effetto della corruzione tra politici ed imprenditori – aumentando il costo sociale degli appalti, delle forniture alle Amministrazioni e delle opere pubbliche in generale – e dalla necessità di dare un nascondiglio sicuro ai capitali, derivanti dalle estorsioni e dal ” narcotraffico “, accreditati su conti correnti cifrati, per eludere qualsiasi forma di controllo legale presente e futuro.
Soltanto una serie di regole e norme, inserite in appositi Trattati o Convenzioni internazionali, possono arginare il triste fenomeno, al quale assistiamo continuamente.
Per concludere, pur in presenza della ” globalizzazione dei mercati ” , si deve ritornare ad un ” capitalismo reale dell’economia “, tralasciando l’attuale e selvaggio ” capitalismo finanziario “, al fine di creare condizioni economiche, in cui vengono ridotte le diseguaglianze tra gli abitanti della Terra, assicurando a tutti pari diritti umani e dignità personale.
Alfio Selvaggio
1 comment for “Economia e occupazione in picchiata; sperperi, corruzione e benefici alle stelle. Il gemellaggio economico con la Grecia è vicino???”