San Pietro Clarenza – E’ arrivato a minacciare i suoi genitori per poter avere il denaro utile a comprare la sua dose di cocaina. Inoltre ha dilapidato i beni della sua famiglia, vendendo tutto quello che era possibile: gioielli, elettrodomestici e rubando il contante che trovava in casa per un valore stimato in 200 mila euro. Una escalation di violenza di dieci anni che è scaturita poi nella denuncia ai carabinieri. Francesco Tomasello Poma, 23 anni, catanese ma residente a San Pietro Clarenza, è così finito in manette. Ieri pomeriggio è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Viagrande che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania ritenuto dagli inquirenti responsabile dei reati di estorsione ai danni dei genitori e maltrattamenti in famiglia.
Le indagini hanno fotografato una drammatica storia familiare. Il giovane figlio pur di ottenere i soldi dalla madre e dal padre era arrivato ad aggredirli fisicamente quando le sue richieste non erano soddisfatte. I racconti dei parenti e i riscontri investigativi hanno permesso di poter concludere l’apparato probatorio che è sfociato con l’apertura di una cella a Piazza Lanza per il giovane Francesco. Una vita distrutta dalla cocaina, un’altra.
Laura Distefano
(Live Sicilia – Catania)
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