L’hanno definito un atto goliardico, di pessimo gusto si, ma sempre goliardico, la “pensata” di eseguire (o far eseguire) una marchia funebre dal gruppo bandistico (suonatori, comunque, tutti in abiti civili e non in divisa) che, formatosi spontaneamente, ha accompagnato per le strade di Viagrande il festoso, vociante e nutrito corteo che, con in testa appena eletto Francesco Leonardi, ha attraversato buona parte del centro storico. La marcia funebre è stata eseguita giustappunto davanti all’edicola Sanfilippo, l’attività più datata della stimata famiglia Sanfilippo e punto d’incontro degli amici e dei sostenitori di Sanfilippo, sindaco per 10 anni dal 1998 al 2008, già assessore dell’amministrazione Corsaro (1990-1992) e leader dell’opposizione nell’amministrazione Cavallaro appena conclusasi. Sull’episodio il neoeletto sindaco Franco Leonardi ha detto: «Mi scuso pubblicamente, ero all’oscuro di tutto». In una lunga lettera Enzo Sanfilippo, dopo aver ringraziato i 1938 elettori che hanno votato la sua lista, rivolgendosi al neo sindaco scrive: «Non pensa che iniziare con un gesto poco elegante e “garbato” sia un’offesa alla carica onorevole che riveste?». Intanto giovedì sera, il neosindaco Franco Leonardi, con accanto il presidente della Corte di appello di Catania, dott. Alfio Scuto (ormai viagrandese doc), i comandanti dei carabinieri, Saverio Girardi, della polizia municipale, Ernesto Pulvirenti, la Giunta al completo, ha partecipato all’affollata celebrazione e festa di S. Antonino da Padova. Altro fatto curioso post-voto: alla sezione del Movimento Cinque Stelle è scomparsa la bandiera che da giorni sventolava nella sezione di via Garibaldi. Su quest’ultimo episodio i componenti del M5S fanno sapere che «il buontempone che si è impossessato della bandiera ha voluto sottolineare il 5% di penetrazione dell’elettorato locale nel M5S».
Paolo Licciardello.
“La Sicilia” del 15 giugno 2013.