Esenzione o Abrogazione dell'IMU sulla 1ª CASA. È soltanto demagogia politica o utopia?

Imu

Durante l’ultima campagna elettorale, quasi tutti i Leader politici, hanno fatto a gara tra Loro, per dichiarare di voler abrogare, eliminare o addirittura restituire l’IMU pagata nel 2012 sulla prima casa. Ciò perché la stessa, veniva ritenuta iniqua e gravosa per i contribuenti.
Soltanto l’ex premier prof. Mario Monti, si é dichiarato disponibile ad una sua eventuale “rimodulazione”, poiché in effetti, non teneva conto del valore di mercato dell’abitazione, né del reddito del contribuente. Considerato che l’ IMU rappresenta la fonte principale delle entrate dei Comuni, con la quale possono finanziare le politiche per l’infanzia, per gli anziani, i non autosufficienti, i meno abbienti con reddito minimo e le politiche di integrazione, come faranno e cosa potranno promettere i Sindaci, ai cittadini dei vari Comuni?
Non dimentichiamo che, il governo Berlusconi ha già tagliato il “fondo sociale” che, avrebbe dovuto finanziare le politiche già citate.
La stessa cosa ha fatto il prof Mario Monti, lasciando le casse comunali con pochi spiccioli. Anche il neo Ministro Saccomanni, vorrebbe percorrere la stessa strada.
Analogo esempio, si é verificato in un recente passato, con i tagli indiscriminati alla Sanità, non riducendo le diseguaglianze territoriali, costringendo molte persone a non curarsi, stretti dalla morsa della crisi economica. Eppure, proprio nella Sanità Pubblica, si annidano molti sprechi e sperperi di varia natura.
Cito alcuni esempi familiari e personali:
1) Mia madre, all’età di quasi 86 anni le fu prescritto dal medico un paio di scarpe ortopediche che, la relativa officina fornitrice, fattura all’ASP per circa 650,00 euro, come se fossero delle “scarpe firmate” ed esclusive;
2) Al sottoscritto, affetto da Sclerosi Multipla, il Neurologo gli prescrive una carrozzina per disabili che, l’Officina Ortopedica fattura all’ASP per circa 1.250,00 euro, mentre ad un mio caro amico di patologia un’altra Officina Ortopedica fattura lo stesso articolo per una cifra quasi doppia.
Non entro nel merito dei rispettivi prezzi, poiché non mi reputo competente in materia, ma lascio a Voi riflettere!!!
Potrei ancora continuare con le R.S.A. (Residenze sanitarie assistite), le quali, non sappiamo cosa percepiscono dalle Regioni per ogni assistito. Forse, sarebbe il caso fare qualche indagine!!!
Ritornando al discorso dell’IMU, sarebbe opportuno che l’ ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia ), prendesse coscienza su una paventata esenzione o abrogazione della relativa normativa, poiché la stessa inciderebbe pesantemente sulle casse comunali, precludendo agli stessi di poter intervenire sulle politiche sociali e non solo.
Ben venga la “rimodulazione” dell’IMU, proposta dal prof. Mario Monti durante la campagna elettorale, alle ultime consultazioni politiche nazionali, poiché ciò terrebbe in considerazione le situazioni reddituali familiari, quali: i lavoratori licenziati, i cassintegrati, gli esodati, i monoreddito, i pensionati al minimo, i disabili, coloro i quali sono morosi nel pagamento delle rate del mutuo per la casa d’abitazione e a quanti si trovano in situazioni di precarietà economico-finanziaria.

Alfio Selvaggio

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