Come in tutti i comuni in cui si verificano improvvise crescite demografiche in brevi archi di tempo, anche Viagrande deve fare i conti con i problemi della viabilità, alcuni dei quali mettono particolarmente in pericolo l’incolumità dei cittadini.
Segnalata dagli stessi residenti, tra le strade a forte rischio incidenti la via Indirizzo, nello specifico il tratto inferiore che collega Viale della Regione con via Rapisardi e prende il nome di via Salvatore Mirone. Le autovetture costantemente parcheggiate su entrambi i lati di questa strada, impediscono a chi transita di tenere regolarmente la destra e, inoltre, ostruiscono la visuale agli automobilisti che fuoriescono dalla via Sergente Sapienza. Dunque, lo spazio si riduce parecchio: chi percorre la via Mirone deve spostarsi sulla sinistra, rischiando di impattarsi con chi, immettendosi dalla via Sergente Sapienza, deve, a sua volta, invadere quasi del tutto la carreggiata prima di avere una chiara visione dell’incrocio.
La situazione peggiora notevolmente negli orari che coincidono con l’ingresso e l’uscita dei bambini dalla scuola elementare sita proprio all’incrocio tra via Mirone e Viale della Regione, quando, appunto, il parcheggio è ancora più “selvaggio” e la circolazione quasi impossibile. In merito a queste problematiche abbiamo interpellato direttamente il Comandante della Polizia Municipale di Viagrande Ernesto Pulvirenti, il quale ha già rilevato tali criticità e si appresta ad intervenire insieme al nuovo Ingegnere Capo dell’Ufficio Tecnico. La soluzione al momento ritenuta più idonea consisterebbe nel piazzare dei paletti sui lati della via Mirone, in modo da impedire la sosta delle auto.
Riguardo, invece, la via Indirizzo propriamente detta, il pericolo maggiore è costituito dall’incoscienza di certi automobilisti e motociclisti, che giornalmente infrangono il codice stradale, sfrecciando a velocità di gran lunga superiori a quelle consentite nell’ambito di un centro abitato. Sulla via Indirizzo sorgono, infatti, numerosi complessi abitativi, dai cui ingressi, naturalmente, escono ed entrano di continuo macchine e pedoni. E non dimentichiamoci delle pericolose curve cieche, da cui la stessa strada è contraddistinta. Pare che, poco tempo fa, in seguito all’incidente mortale del ventinovenne Orazio Crispino, i residenti della zona avessero avviato una raccolta di firme per sollecitare un qualunque intervento volto a ridurre la pericolosità della strada, ad esempio, il posizionamento di dossi artificiali. In questo caso, però, gli enti comunali hanno molte meno possibilità di azione, in quanto, come riferitoci dal Comandante Pulvirenti, la via Indirizzo è una strada provinciale: un’eventuale iniziativa in termini di parere o di intervento vero e proprio rientrerebbe, pertanto, nelle competenze della Provincia.
Ciò nonostante, il Comandante, che ha già focalizzato anche quest’altra problematica, è pronto a mettere in atto tutto quanto è in suo potere, cominciando dall’incremento dei segnali di pericolo per attraversamento pedonale.
Non ci pare superfluo ricordare che il Comandante Pulvirenti si è adoperato in più occasioni per salvaguardare la sicurezza degli abitanti, condizione che per lui è di primaria importanza. Un suo intervento tra i più recenti riguarda l’attuale assetto dell’incrocio tra la via Indirizzo e la via Rapisardi: le deviazioni stradali in vigore da circa due anni hanno consentito di ridurre a due i quattro flussi di circolazione originari.
Confidiamo, quindi, che a breve saranno attuate delle misure per garantire maggiore sicurezza e fluidità al traffico.
Roberta Maugeri