SOPHIA, cioè Sapienza. Se in ciò eccellevano i Greci ed i Romani riuscirono ad impadronirsi di una parte della antica Sophia, oggi ne vediamo l’esecuzione sulla pubblica piazza, anzi, nel pubblico Parlamento Italiano.
50 giorni a disposizione di Bersani non sono stati sufficienti non solo a formare un Governo, ma neanche a trovare un reale accordo sul nome del nuovo Presidente della Repubblica. Come mai? Semplice, proprio perché manca quella sapienza che dovrebbe improntare le scelte di chi, incaricato dal Capo dello Stato, avrebbe dovuto trovare un accordo per governare la Res Publica. L’unica preoccupazione è stata chiaramente la conservazione dello status quo ante, cioè il proprio privilegio, nel massimo dispregio del bene del Paese e del bisogno di stabilità, massimamente necessario in questo momento di incertezza economica e lavorativa. Ma l’Incaricato,
sprovvisto del benché minimo senso del “BUON PADRE DI FAMIGLIA”, requisito necessario ancorché non sufficiente per governare un paese, si è reso protagonista, insieme con i suoi, di organizzare la “sfilata degli autocrati insipienti“, che usano gli arti inferiori per recarsi ad occupare quei posti “usurpati” alla democrazia con elezioni inficiate da una legge iniqua, il porcellum, che “assassina” ogni volta il diritto costituzionale di eleggere “direttamente” i propri rappresentanti.
Quanto poi alla ventata di novità e di capacità attesa dal Movimento 5 Stelle, ha mostrato anch’esso i suoi grandi limiti.
In tutto ciò, il Cavaliere gongola, essendo riuscito a spaccare il PD e a dimostrare l’incapacità dello stesso a Governare, ma…. lo aspetta la gogna prima mediatica e poi… “magistratica”, se mi si fa passare il neologismo.
E così noi, popolo negletto e dimenticato, ancorché dileggiato, ci reggiamo a stento a questa misera barca, senza nocchiero, in gran tempesta.
Tiziana Anna Iannotta
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