Viagrande calcio a 5. Ultima a Catanzaro, ma il pensiero va già agli spareggi promozione…

Con la testa già ai play off, ma senza conoscerne ancora l’avversario, il Viagrande calcio a 5 si appresta ad onorare l’ultima partita di un campionato strabiliante, che da matricola del girone ha visto i biancazzurri sfiorare soltanto (per via di decisioni “discutibili” della Divisione) la final eight di Coppa Italia e conquistare un secondo posto matematico senza nemmeno il bisogno di doversi giocare tutto all’ultimo turno.

Sabato pomeriggio (6 aprile, ore 16.00), Farina e compagni vanno a far visita ad un Catanzaro C5 che ormai ha quasi definitivamente abbandonato qualsiasi sogno play off, visto che per centrare l’obiettivo i giallorossi dovrebbero vincere e sperare in un passo falso casalingo del Fabrizio contro il Futsal Melito.

Senza Barravecchia, squalificato, e con Cutrali e Bidinotti a riposo per cause di forza maggiore, coach Gigi Grasso e i suoi ragazzi sono intenzionati a continuare la striscia positiva di 7 vittorie consecutive, per arrivare in forma col morale alla doppia sfida play off, molto probabilmente contro il Fabrizio C5.

Sabato, però, non sarà della comitiva biancazzurra il preparatore dei portieri, Salvo Russo, squalificato dopo l’ultima partita contro il Fabrizio a causa di una “frase offensiva” che secondo gli ufficiali di gara avrebbe rivolto al cronometrista nei minuti finali della partita, quando il tabellone che segnava il tempo di gara si era fermato per via di un guasto tecnico e mister Russo cercava di tenere il polso della situazione chiedendo ripetutamente, con veemenza ma con educazione, di vedere il cronometro del cronometrista: “Non è la prima volta che capita una situazione così spiacevole, – commenta Salvo Russo – perché io sono una persona perbene e rappresento una società perbene e non credo di aver “offeso” nessuno esprimendo la mia volontà di tenere sotto controllo i minuti finali di una partita dal risultato in bilico. Aldilá della squalifica, che ci può pure stare, mi sento offeso io, così, dalla motivazione, – conclude Russo – accusato ingiustamente per giustificare una decisione arbitrale“.

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