Cos’è un paese? Ogni paese dovrebbe essere percepito dalla sua gente come una “Comunità“, un luogo familiare in cui potere “crescere” in tutti i sensi, condividendo esperienze di “creatività sociale“, ogni paese dovrebbe essere una “Comunità civica” nel senso nobile del termine, per la quale valga la pena di spendersi in prima persona col fine di “arricchirsi” ed arricchire (prima di tutto “umanamente“).
Viagrande è “morta“. Morta da troppo tempo. Tutti ne possiamo prendere quotidianamente atto ma nessuno sembra volersene accorgere. Si avvicina la Primavera ma sembra protrarsi ancora, senza fine, il “comatoso letargo” da cui il nostro Paese non riesce a svegliarsi.
Non c’è vitalità, manca una speranza, non ci sono prospettive nuove per il futuro, latita la capacità di crescita economica, sociale e culturale, manca una sana capacità di attrarre “interesse” (in senso lato) ed investimenti.
Viagrande è “vecchia”!!!
Potrò pure attirarmi addosso facili e “sbrigative” accuse di qualunquismo: sono pronto a riceverle, forte, però, della convinzione che, se di qualunquismo si tratta, si tratta di “Qualunquismo della Ragione“: l’amara e concreta presa d’atto che questa sbiadita fotografia del mio paese non regge sul mio variabile umore, che in questa giornata piovosa mi costringe a stare a casa davanti al computer, piuttosto poggia in “vent’anni di storia” di questo Paese, vent’anni in cui Viagrande non ha saputo dimostrare la benché minima capacità di fare “un solo passo” che la proiettasse verso un domani migliore del presente!
Ci sono delle responsabilità politiche? Si, non da parte di tutti, ma ci sono.
Viagrande è un Paese in “inarrestabile” declino. A questo declino ha contribuito “in massima parte” la classe politica Viagrandese. Non tutta per carità.
A rappresentare i cittadini ed amministrare un paese dovrebbe essere, secondo una concezione della politica non tanto “aristocratica” quanto dettata dal “buon senso“, non chi ha più “amici” in senso lato o “amicizie” in senso sporco bensì “il meglio” di ciò che una Comunità è stata in grado di esprimere, in termini di:
1- alto senso della moralità
2- possesso di specifiche competenze e professionalità.
Se, negli ultimi vent’anni di esperienza politico-amministrativa a Viagrande, “almeno la metà” delle Amministrazioni succedutesi avessero soddisfatto tali ineliminabili requisiti, sono sicuro che, adesso, il sottoscritto userebbe ben altre parole per descrivere tale situazione!!!
L’unica capacità che la politica ha dimostrato di avere, invece, è stata solo l’incapacità a dare risposte concrete ed immediate ai problemi e l’assoluta mancanza di saggezza!
Spero che alle prossime elezioni si voti con coscienza e con l’intento di fare amministrare il paese a persone che possiedano le capacità non solo amministrative ma sopratutto morali.
Francesco Lo Cascio
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