“SCIPPATI” DELL’ACCESSO ALLA FASE FINALE DI COPPA ITALIA
Il presidente Dott. Antonio Marletta della Società SSD Viagrande Calcio a 5 a RL, preso atto del Comunicato Ufficiale della Divisione Calcio a 5 – Lnd – FIGC n. 458 del 14/02/2013, ammonisce la Divisione calcio a 5 per aver estromesso la Società siciliana dalla partecipazione alla fase finale della Coppa Italia di serie B e avverte e si riserva, nelle more delle motivazioni dell’ Alta Corte di Giustizia presso il CONI, ove possibile, di adire le vie della Giustizia Amministrativa per la cura del danno patito e per la tutela del proprio interesse legittimo a partecipare alla Coppa Italia.
LA BEFFA: “Oggi si qualifica chi “non” rispetta le regole”
La Società SSD Viagrande Calcio a 5 a RL viene “illegittimamente” – SCIPPATA – dal diritto di partecipare alla fase finale della Coppa Italia di serie B legittimamente conquistata – nella gara del 20/10/2012 – nel rispetto delle regole, di un regolamento imposto dalla Divisione Calcio a 5 con Comunicato Ufficiale n.1 pubblicato il 3.07.2012 e soprattutto nel rispetto del principio di legalità che “dovrebbe” vigere sovrano all’interno di un Ordinamento che regge una Federazione/Divisione.
IL DANNO: “Chi è corretto perde, ma chi sbaglia deve pagare”
Scippati poi estromessi e dunque lesi dalla Divisione Calcio a 5 – Lnd – FIGC.
Chiaramente la Società SSD Viagrande Calcio a 5 a RL dall’accaduto patisce un danno in ogni sua forma ed in ogni sua accezione intesa.
Per quanto osservato, il Presidente Marletta, si riserva di conferire mandato ai legali della Società al fine di valutare la possibilità, anche nelle more delle motivazioni dell’Alta Corte di Giustizia presso il CONI, di esercitare presso il Tribunale Amministrativo la tutela del diritto violato e dell’interesse legittimo leso, allo scopo di ripristinare la situazione di fatto, ovvero, a seguito delle ultime pronunce giurisprudenziali della Corte Costituzionale, di richiedere ed accertare la quantificazione di un risarcimento danni.
LA BARZELLETTA: “Perseverare diabolicum est”
Con Comunicato Ufficiale n. 460 del 15/02/2013 la Divisione Calcio a 5 codifica, ad integrazione del Comunicato Ufficiale n.1 pubblicato il 3.07.2012,”norme integrative relative ai calciatori aventi cittadinanza italiana conseguita a seguito di adozione in età prescolare da parte di genitori italiani e residenti in Italia al momento dell’adozione”.
Ad oggi, dopo circa 800 partite giocate nel corso della corrente stagione sportiva, il Presidente Marletta prende atto con profondo e risentito rammarico che la Divisione calcio a 5, al fine di difendere la propria ed esclusiva posizione, anziché rinviare la variazione del proprio regolamento alla fine della stagione sportiva, ed anziché mirare alla salvaguardia della veridicità dei risultati conseguiti dalle società sino a questo momento sulla base di un regolamento imposto nel settembre 2012 ed altresì, anziché mirare al rispetto del principio di “certezza del diritto” e del regolamento, integra/modifica un regolamento nel ben mezzo della stagione Sportiva. (Falsandone potenzialmente la veridicità).
Alla luce dei fatti, si persevera dunque nel tentativo di sistemare “scorrettamente” qualcosa che era errata in partenza ed ampiamente contestata.
La Società SSD Viagrande Calcio a 5 a RL con spirito costruttivo ed al di là di ogni sterile polemica, allo scopo di manifestare il proprio dissenso, prende atto che la Divisione Calcio a 5 codifica un’integrazione del regolamento non certamente risolutiva ma che si continua a prestare, oggi come allora, ad eccezioni di incostituzionalità.