Che spettacolo, che emozioni, che palpitazioni al PalaViagrande. Alla fine finisce in parità il big match tra le “matricole terribili” del girone F di Serie B, Viagrande e Odissea 2000. Un 2-2 giusto e che scontenta forse più i calabresi, ora a -5 dalla vetta, che il Viagrande, ancora sorprendentemente tra le prime cinque in classifica.
Una gara giocata sul sottile filo dell’equilibrio, una partita perennemente “border line”, dove il minimo errore costa il doppio. Non a caso i primi 20 minuti terminano sullo 0-0, con Barravecchia protagonista di un paio di parate da prima pagina, compresa quella sul tiro libero neutralizzato a Rocha al 12′. Per il resto tanto agonismo e gara tirata.
Come nella ripresa, dove il Viagrande gioca meglio, ma all’11’ Farina fallisce un tiro libero in movimento e dopo 30″ è il brasiliano Rocha a trafiggere Barravecchia, sbloccando il punteggio e portando in vantaggio i suoi.
Le squadre, però, in campo si equivalgono e il pari arriva subito, al 13′: è lo stesso Farina ad inventarsi la rete, dopo una percussione centralmente palla al piede con tanto di tiro chirurgico con la punta all’angolino.
Sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa, trascinati da un caloroso e numeroso pubblico, mettono sotto pressione i gialloblù: al 15′ Madonia colpisce un clamoroso palo interno a Soso battuto, ma al 17′, in contropiede, è ancora Rocha a metterla dentro, per l’1-2 Odissea.
Si catapultano in avanti allora i ragazzi di Gigi Grasso, che con caparbietà e impegno raggiungono il pari ad 1’17” dalla fine, con un siluro di Miglioranza che si insacca sotto l’incrocio dei pali!
C’è ancora tempo, però, per un miracolo di Barravecchia su Russo, a 30″ dalla sirena, poi a 21″ dal triplice fischio doppio giallo a Miglioranza, che dovrà così saltare la prossima gara di campionato a Reggio Calabria contro la Fata Morgana.
Il Viagrande c’è e lo ha dimostrato ancora una volta al cospetto di una grande squadra. Le premesse per un campionato importante ci sono tutte e ora, con il ritorno dall’infortunio del pivot brasiliano Cainan de Matos, rimanere in alto è meno difficile.