Omicidio Raciti, Speziale e Micale passano la prima notte in carcere

Hanno trascorso la loro prima notte in carcere da detenuti Antonino Speziale e Daniele Micale. La condanna definitiva è arrivata nella serata di ieri. Antonino Speziale, l’ultrà catanese che scagliò un sottolavello di acciaio contro l’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, durante gli scontri della partita Catania-Palermo, dovrà scontare otto anni di carcere per omicidio preterintenzionale. Ieri sera, la Cassazione ha confermato la sentenza disposta dalla Corte d’Appello, sezione minori di Catania, il 21 dicembre 2011. Al momento degli scontri – 2 febbraio 2007 – Antonino Speziale era infatti ancora sedicenne.

Condannato anche Daniele Micale, l’altro ultrà catanese che aiutò Speziale, contribuendo a scagliare il sottolavello contro l’ispettore di polizia. Per lui, che al momento degli scontri era già maggiorenne, 11 anni di carcere. La sentenza – avvenuta sempre nella serata di ieri – conferma la condanna inflitta dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania, il 21 ottobre 2011. L’accusa comprende: 10 anni per omicidio preterintenzionale e uno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale.

Il Procuratore Generale della Cassazione, Giuseppe Volpe, ha giudicato inammissibili i ricorsi degli imputati, sin dall’udienza della mattinata di ieri. Giudicata, inoltre, insufficiente qualsiasi altra ipotesi di ricostruzione della vicenda, compresa la controperizia fatta in passato dal Ris di Parma. Dopo circa cinque ore di camera di consiglio, anche la Quinta Sezione Penale della Cassazione, presieduta da Gaetanino Zecca, si è pronunciata per una conferma della condanna. Per Daniele Micale, inoltre, è stato disposto l’obbligo alla rifusione delle spese della parte civile. Questa la somma da sborsare: circa 4200 euro per lo Stato (presidenza del Consiglio e ministero dell’Interno) e una somma di 9000 mila euro ai familiari di Raciti.

E’ chiaro che la giustizia in Italia non esiste più, ma la verità sì, e noi lotteremo per farla trionfare”, ha affermato Giuseppe Lipera, il legale di Antonino Speziale. Dopo aver commentato la sentenza della Cassazione, ha annunciando che verranno studiati i termini per presentare una istanza di revisione del processo.

Dopo essere stati arrestati dagli agenti della squadra mobile, i due ultrà catanesi sono stati condotti in diverse strutture penitenziali: Speziale a Brucoli, frazione di Augusta nel Siracusano, e Micale nella casa circondariale di piazza Lanza a Catania.

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