Altro che passo indietro. Il governatore uscente Raffaele Lombardo fino all’ultimo ha firmato provvedimenti di spesa prosciugando le ultime economie per dare soldi alle parrocchie, affidato incarichi e preso decisioni, come quella di far costituire parte civile la Regione nel procedimento giudiziario per disastro ambientale a Bellolampo, che vede coinvolto l’ex sindaco di Palermo, Diego Cammarata. Tutte delibere firmate il 22 ottobre, a pochissimi giorni dalle elezioni.
Il governatore ha dato il via libera all’utilizzo di “ulteriori economie” per 3,2 milioni di euro, con l’obiettivo di avviare alcuni restauri in Comuni, chiese e parrocchie. Tra gli interventi finanziati, la manutenzione “della chiesa di Santa Caterina di Viagrande” (250 mila euro), i lavori di “somma urgenza per la chiesa di San Gerolamo di Polizzi Generosa (100 mila euro). E, ancora, finanziato il progetto di manutenzione delle parrocchie di Santa Maria di Ragusa (88 mila euro), di San Giuseppe a Mascali (75 mila), di Santa Maria delle Grazie a Linguaglossa (100 mila euro), di San Biagio a Partanna (100 mila) e la realizzazione del centro assistenziale di Santa Maria degli Angeli a Palermo (150 mila euro).
Il governatore sostiene tutte le confessioni religiose, avendo dato il via libera anche alla richiesta di fondi per la costruzione della chiesa Cristiana evangelica di Misterbianco (350 mila euro) e per il “completamento della chiesa Avventista” di Sciacca (200 mila euro). Con le ultime economie, Lombardo ha erogato finanziamenti anche per i “lavori di completamento della Casa di riposo a Gualtieri Sicaminò, in provincia di Messina (150 mila euro), per la ristrutturazione del “ponte dei cigni ” a Sinagra (140 mila euro) e per la costruzione di “una tendostruttura da destinare a impianto sportivo” a Castel di Iudica (120 mila euro). L’elenco dei progetti sostenuti dal governatore non finisce qui: altri 200 mila euro sono andati sia al Comune di Chiusa Sclafani per la ristrutturazione di una scuola media, sia al Comune di Spadafora per il rifacimento del manto stradale sul lungomare. Su 28 interventi sostenuti, nove riguardano la provincia di Catania, cinque a testa quelle di Messina e Palermo.
Un caso? Chissà. L’elenco dei provvedimenti approvati nella giunta del 22 ottobre è comunque molto lungo. Lombardo ha dato mandato al ragioniere generale Biagio Bossone di trovare tra i beni confiscati gestiti dalla Regione un immobile da affidare al call center Almaviva. Poi, in tempo di spending review e chiusura di enti inutili, Lombardo ha pensato bene di creare un nuovo ufficio al Consorzio di bonifica di Catania: si tratta dell’Ufficio legale interconsortile tra i consorzi di Catania, Caltagirone e Siracusa. Poi ha riaperto il Comando del corpo forestale a Palazzo Adriano, per “assicurare la vigilanza quotidiana dell’ente Parco dei monti Sicani”, istituito lo scorso mese.
Potevano poi mancare delle nomine? Chiaramente no. Ecco così indicati come “commissario dei collegi dei revisori dei conti” Mario Giannone all’Esa, Leonardo Roccella all’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia e Vincenzo Conti al Parco archeologico della Valle dei templi. Ultimi atti, non proprio “obbligati”: ma d’altronde, anche dopo aver completato il trasloco, Lombardo ha nominato il commissario della Provincia di Catania, Michelangelo Lo Monaco. Facendo scattare la reazione di Crocetta: “La smetta, mi tolga dall’imbarazzo di dover revocare provvedimenti“, ha detto il neo governatore. Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore Enzo Bianco: “Crocetta deve revocare Lo Monaco, nomina da ultimi giorni di Pompei“.