Maran cambia – Il Catania cambia modulo: per affrontare la Juventus mister Maran si affida ad un 3-5-2 con l’inserimento nel pacchetto dei centrali di Rolin, al suo esordio con la maglia rossazzurra; al suo fianco i senatori Spolli e Legrottaglie, il folto centrocampo prevede l’impiego di Izco e Marchese larghi sulle fasce mentre Lodi, Almiron e Barrientos sono nel cuore del gioco, in avanti il duo Gomez e Bergessio, tra i pali Andujar. La Juventus risponde con un modulo speculare, in porta c’è Buffon, in difesa Barzagli, Bonucci e Chiellini, sulle fasce Lichtsteiner e Asamoah, al centro Pirlo, Pogba e Vidal, in avanti Vucinic e Bendtner.
Episodio decisivo – Sin dalle prime battute si capisce quale sarà il tema dell’incontro, lo schieramento rossazzurro in fase di non possesso si trasforma rapidamente in un 5-3-2 con Izco e Marchese che arretrano sulla stessa linea dei difensori, di conseguenza Lichtsteiner e Asamoah avanzano il loro raggio d’azione fino a trasformarsi quasi in ali pure. Il tentativo dei rossazzurri è quello di fare scoprire gli avversari e di punirli poi con delle veloci ripartenze, con Bergessio e Gomez che invece non si abbassano mai a protezione. Ne scaturisce uno sterile possesso palla bianconero che non genera occasioni da gol. Anche il Catania punge poco, ci prova Lodi dalla distanza con un sinistro a lato al 20° e Marchese con un tiro cross da brividi al 22°. Al 25° l’episodio che cambia completamente l’incontro: Bergessio raccoglie una respinta del palo su colpo di testa di Legrottaglie e mette in rete, l’arbitro assegna il gol in considerazione anche del fatto che il guardalinee non aveva segnalato nessuna posizione di fuori gioco. Poi dopo le proteste della Juventus e il conciliabolo tra arbitro e assistente arriva il cambio della decisione. Gol incredibilmente annullato, seguito da una pioggia di cartellini: Rolin, Spolli, Barrientos, Marchese, Legrottaglie finiscono sul taccuino dei cattivi. In precedenza era stato ammonito anche Asamoah per fallo su Izco. La Juventus ci prova con Bonucci, che di testa sugli sviluppi di un angolo sfiora il palo, e con Vucinic, che da distanza ravvicinata su assist di Bendtner chiama al miracolo Andujar. L’inerzia della gara risente pesantemente del clamoroso errore arbitrale.
Tanto cuore – Nella ripresa il Catania si presenta in campo con un piglio diverso, i rossazzurri hanno lasciato negli spogliatoi la rabbia. Marchese e Izco dimorano stabilmente nella metà campo bianconera, la palla gira con più efficacia e la Juventus è costretta ad abbassare il proprio baricentro. Purtroppo il calcio è strano e al 56° i bianconeri passano, Bendtner prova il tiro e Andujar risponde alla grande, sulla respinta però si avventa Vidal che da pochi passi mette in rete, 0-1! Le immagini televisive confermano la posizione di off-side del danese: il gol andrebbe chiaramente annullato ma l’arbitro convalida. Il pubblico sottolinea con un applauso ironico. Il gol non taglia le gambe ai rossazzurri che con il cuore e la rabbia si riversano in avanti senza alcun timore, sanno di avere ancore le proprie carte da giocare e non vogliono sentirsi già battuti. Al 66° arriva una nuova tegola: Marchese rimedia un altro giallo per fallo di mano ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Rossazzurri in 10 quindi, Izco arretra sulla linea dei difensori, 4-3-2 per il Catania che ha ancora tanto da dire, l’orgoglio non manca a questa squadra; Maran sostituisce Barrientos con Castro e Almiron con Biagianti, nella Juventus invece Giovinco rileva Vucinic. Il finale è tutto cuore e carattere per il Catania, che nonostante l’inferiorità numerica costringe la Juventus solo alle giocate di contropiede: Bergessio sgomita, Rolin da esterno sinistro sale con forza e personalità, Izco a destra cancella Asamoah; il gioco, le trame e la voglia dei rossazzurri si infrangono però sempre sulla retroguardia bianconera che non a caso è ampiamente la meno battuta del campionato. Nel finale entra anche Morimoto al posto di Gomez ma neanche il giapponese col suo movimento riesce a districarsi efficacemente nella selva dell’area juventina. Finisce con una sconfitta immeritata, il Catania ha giocato alla pari con la grande Juventus, con la squadra in testa alla classifica che tutti danno per favorita per la conquista dello scudetto, difficile individuare delle responsabilità per questo risultato, non riteniamo sia giusto imputare delle colpe ai ragazzi di Maran che invece, a nostro parere, meritano un plauso per averci creduto fino alla fine con grande orgoglio e coraggio.