Sembra essere tornato il sereno intorno all’Enna Calcio anche se sembra più una pace armata nell’attesa di un chiarimento che avverrà martedì. Due giorni dopo la partita con lo Sporting Viagrande che la società aveva dato per certa sabato per un difetto di comunicazione, ma in programma oggi pomeriggio.
La giornata di venerdì per poco non ha definitivamente interrotto i contatti della società con Gaetano Spitale, l’imprenditore che vuole rilevare l’Enna, ma che ha rallentato dopo che ha trovato un muro nel tecnico e nei giocatori e delle carte, a sua detta, poco chiare nel passaggio di società. Due casi che l’avevano portato a dire addio alla trattativa, così come tecnico e atleti catanesi a minacciare di non giocare contro lo Sporting Viangrade. Dopo ore di intensi colloqui e linee telefoniche intasate, Spitale è riuscito a trasmettere la giusta fiducia al tecnico Vittorio Privitera che si è fatto promotore con i giocatori catanesi coinvincendoli a giocare oggi pomeriggio.
Questo, però, non spegne le polemiche e non allontana l’attenzione sulla brutta figura che stava per compiere la società gialloverde ancora una volta. È chiaro che l’appello ad una maggiore calma e pazienza non mette la parola fine a quelli che sono i problemi dell’Enna Calcio sempre più in crisi ed ora più che mai bisognosa di aiuti dall’esterno. La proprietà ha chiuso i rubinetti verso le casse ed una eventuale prosecuzione della stagione dovrà essere solo a carico di Peppino Cannarozzo nel caso in cui la trattativa con Spitale si interrompesse. Un rischio che Cannarozzo ha detto di non voler correre perchè crede che alla fine, essendo i conti dell’Enna in regola, il passaggio di proprietà si potrà fare. Due giorni ancora, forse tre, ma non più di questi potranno essere sfruttati dalle parti interessate perchè anche se oggi la squadra scenderà in campo, martedì nessun giocatore, grandi e giovani, sarà in campo ad allenarsi senza il pagamento dei rimborsi spesa e le giuste garanzie.