Maria Pappalardo e Giovannino Giuffrida sono ritornati in questi giorni, appositamente dall’America, dove risiedono a Methuen, un paesino in provincia di Laurence (Massachussets), per assistere alla festa settembrina in onore del patrono di Viagrande. Maria era emigrata in America, con i genitori, quando aveva compiuto appena cinque anni, e parla una lingua mista di americano e siciliano, Giovannino l’ha raggiunta 43 anni fa e parla un altrettanto simpatico misto di italo-americano. I due si sono sposati in America, hanno tre figli e ben 9 nipoti. Giovannino nutre una insopprimibile nostalgia della sua terra, Maria un po’ meno, ma entrambi trascorrono estasiati le loro vacanze qui in Sicilia, coccolati dalla numerosa parentela e partecipando, in prima linea alla festa settembrina di San Mauro, e a quella di Sant’Alfio a Trecastagni.
«In America ci mancano molto queste feste religiose così particolari, con le gente che si riversa nelle chiese, nelle piazze e nelle strade, socializzando in modo così straordinario – commentano all’unisono i coniugi Giuffrida-Pappalardo – a noi in America non mancano il lavoro e le comodità, ma la vita è priva di valori fondamentali come quelli siciliani». Giovannino non lo dice, perché sa di non poter lasciare la sua numerosa famiglia in America, ma resterebbe volentieri, qui, a Viagrande: lo si intuisce dall’espressione dei suoi occhi quando ammira i suoi compaesani che discutono, dibattono, magari animosamente, oppure scherzano, in piazza Gelsi o in piazza Urna e la domenica mattina dovrà ritornare nell’altra parte del mondo.