Scoppia la rivolta al Teatro ABC

 

Tensione alle stelle davanti il teatro catanese “ABC”. Dove era in programma il confronto per l’emittente Antenna Sicilia tra i candidati alla Presidenza della Regione in vista delle elezioni regionali del prossimo ottobre. Peccato che gli accreditati siano stati solamente quattro: Nello Musumeci, Gianfranco Miccichè, Claudio Fava e Rosario Crocetta.
Esclusi tutti gli altri. Ecco spiegata la mobilitazione di circa cinquanta rappresentanti dei Forconi, capitanati dal candiato alla Presidenza Mariano Ferro. Al grido di Democrazia, Democrazia” fin dalle prime ore del pomeriggio il gruppo ha montato una protesta davanti il teatro impedendo l’ingresso agli ospiti dei vari candidati. Presto però la situazione è degenerata. Dopo l’ennesimo no, a Mariano Ferro sono volati pugni e spintoni con carabinieri e polizia in assetto antisommossa costretti all’intervento.

La situazione è tornata alla normalità dopo una decina di minuti, fino a quando è arrivato Gianfranco Miccichè. Al leader di Grande Sud i Forconi hanno chiesto i motivi del mancato invito di Ferro “Ragazzi io sono dalla vostra parte” ha risposto l’ex berlusconiano cercando di riportare alla normalità la situazione.
Presto però la tensione è nuovamente degenerata. Nello Musumeci è riuscito ad evitare la folla inferocita riuscendo ad entrare indenne tra fischi e insulti.

Mentre Mariano Ferro riusciva a farsi spazio entrando all’ABC,rimaneva fuori il suo gruppo che ha continuato a protestare impedendo ripetutamente l’ingresso alle varie delegazioni. A dar man forte anche il Movimento 5 Stelle con i suoi rappresentati che hanno accusato aperamente l’editore Mario Ciancio Sanfilippo, la cui emittente come detto ha organizzato l’eventol.
Lo stesso destino di Ferro ha accomunato anche il candidato alla Presidenza dei grillini. Cancelleri non è stato invitato ma non ha partecipato alla protesta.

Infuriato anche il candidato delle “LeAli alla Sicilia” Davide Giacalone. Dopo essere riuscito ad entrare nel teatro catanese ha preferito abbandonare i lavori “perchè rispetto chi protesta”. Poi giù pesante con parole al veleno “Dentro ci sono solamente gli amici di Raffaele Lombardo, io non mi reputo tale e vado via, quello che è accaduto è fuori da ogni regolamente”.

IN ESCLUSIVA TUTTE LE FASI DELLA PROTESTA

Dario De Luca

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