Se si volesse davvero salvare questo paese, la classe politica in carica e non, farebbe bene a imparare quanto ha scoperto Darwin: “Non è la specie più forte a sopravvivere e nemmeno la più intelligente. Sopravvive la specie più predisposta al cambiamento”.
“Cambiamento”. Questa è una parola semi-sconosciuta, temuta e odiata dalla politica Viagrandese!!! A Viagrande i politici locali rifiutano il cambiamento a priori e, quindi, al nuovo che avanza ci si oppone.
A nessun politico interessa sapere se questo nuovo che avanza ha un modo di fare alternativo che conviene al Paese!!
Una politica vecchia, poco elastica e poco produttiva è riuscita a sopravvivere per 25 anni con furbizia gattopardesca, parlando continuamente di cambiamento mentre effettivamente ha impedito qualsiasi possibilità di cambiamento, progresso o miglioramento. E’ per questo motivo che Viagrande è diventata un paese per vecchi, immobile, dove qualsiasi miglioramento diventa impossibile perché aggiustare qualcosa, nella pratica, vuol dire toccare i privilegi di qualcuno, e questo non si può fare.
Una parte di Viagrande, in modo assolutamente trasversale dal punto di vista politico, ha accettato questo sistema di immobilismo e quindi la conseguenza e gli effetti collaterali di questa realtà è stata la perdita di persone che Viagrande la potevano cambiare davvero, ma non hanno potuto.
Ovviamente, lo stesso tipo di mentalità e cioè l’immobilismo, l’opposizione sistematica al nuovo che avanza e il mantenimento a tutti costi dell’esistente, ha contraddistinto la politica locale, che ha sistematicamente rifiutato le idee dei giovani tarpandogli le ali.
Concludendo la mia idea è questa: se i vecchi e non anagraficamente ma politicamente, amministratori locali volessero dare un contributo per cambiare veramente Viagrande, dovrebbero dare spazio una volta per tutte e incoraggiare la crescita di una nuova generazione di amministratori che, nel rispetto dell’etica, abbia il desiderio e le capacità di trovare le risposte ai problemi che affliggono il paese e sappiano promuovere e sostenere un processo di ricostruzione morale che dia modo ai cittadini di sopravvivere e prosperare in un mondo che continua a cambiare sempre più in fretta.
Non è vergogna è saggezza!!
Il momento della scelta non è più dilazionabile: occorre agire adesso, subito, o mai più!
Buona domenica a tutti.
Francesco Lo Cascio