San Mauro Castelverde. Le lunghe celebrazioni in onore di San Mauro Abate

Il Sindaco di Viagrande, Vera Cavallaro, a San Mauro Castelverde (PA)

In tutti i paesi siciliani è consueto assistere a feste patronali che si protraggono per due, tre o anche per più giorni. È del tutto raro, forse unico, invece, il fatto che una festa venga interrotta per essere ripresa qualche giorno dopo. Ciò è quanto accade a San Mauro Castelverde, dove il Santo patrono, San Mauro Abate, viene festeggiato in due riprese: dalla domenica al primo martedì di luglio, giorno culminante delle celebrazioni, e poi, ancora, la domenica successiva.

Dalla Chiesa romana, San Mauro Abate viene festeggiato il 15 di gennaio, ma a San Mauro Castelverde, a causa delle condizioni atmosferiche generalmente sfavorevoli in questo periodo dell’anno, in passato veniva festeggiato il primo martedì di giugno, periodo in cui la popolazione era meno impegnata con i lavori dei campi e le condizioni atmosferiche erano migliori. Come data dei festeggiamenti si scelse il primo martedì perché si riteneva che San Mauro fosse morto proprio quel giorno. Nel secondo dopoguerra, per dare la possibilità ai numerosi emigrati di partecipare alle celebrazioni in onore del santo Patrono del paese, la data della festa venne nuovamente spostata e fissata al primo martedì del mese di luglio.Le celebrazioni iniziano sette giorni prima con un settenario, seguono successivamente quattro giorni di solenni festeggiamenti: da domenica a martedì e la domenica successiva e, in ognuno di questi giorni, si svolge una processione.
Il simulacro di San Mauro e la sua reliquia – un teschio che, secondo la leggenda, fu portato in questo luogo da un monaco benedettino – vengono messi su una grande e pesante “vara” e portati in giro per le strade del paese, sebbene con grandi difficoltà, poiché queste sono, per lo più, piccole, gradonate, in buona parte inaccessibili per una “vara” di queste dimensioni. Di conseguenza, l’itinerario processionale è limitato a pochissime vie che collegano, passando per la chiesa di Santa Maria de’ Franchis, la chiesa di San Mauro con la Chiesa Madre, titolata a San Giorgio. Nel pomeriggio della domenica, primo giorno di festa, si svolge una solenne processione. Il simulacro e la reliquia di San Mauro vengono fatti uscire dalla chiesa a lui dedicata e, con un corteo processionale, accompagnati nella Chiesa Madre dove rimarranno sino al pomeriggio del giorno successivo quando con un’altra processione si riporterà il santo nella sua chiesa.

Il martedì, giorno culminante dei festeggiamenti, la statua viene riaccompagnata nella Chiesa Madre, dove viene lasciata sino alla domenica successiva quando, con un’altra processione, viene riportata nella sua chiesa e lì lasciata sino all’anno successivo. Quattro processioni, dunque, che si svolgono lungo lo stesso itinerario anche se percorso in senso alternato.

Nelle ore che precedono la processione all’interno della chiesa si raccolgono numerosi devoti. Ai lati del portone d’ingresso vi sono due bambini che tengono dei bastoni di legno sormontati da statuette raffiguranti San Mauro e, come guardie controllano i numerosi fedeli che entrano in chiesa. Dentro, intanto, il simulacro e la reliquia del santo, messi su una “vara” adornata con numerosi mazzi di spighe (bruscialiaddu), forse in segno propiziatorio, sono esposti nella navata centrale. I fedeli, man mano che arrivano, si dirigono direttamente verso la statua e la baciano una o più volte recitando delle preghiere, mentre altri portano dei ceri. In passato a quest’ultimi, venivano legate delle offerte in denaro che invece oggi vengono donate al comitato che si occupa dell’organizzazione della festa. Intanto, all’esterno della chiesa si raduna la banda musicale e le tre confraternite: San Giorgio, la più antica; Santa Maria de’ Franchis e San Mauro. Tutti i confrati indossano dei caratteristici abiti, di cui particolarmente interessanti sono quelli indossati dai confrati di San Giorgio.
Domenica, ultimo giorno di festa, alla fine della processione il santo, prima di entrare in chiesa, viene portato nel Piano di San Mauro, belvedere del paese, e da qui viene fatto affacciare da tutti e quattro i lati per benedire i campi sottostanti.

Pubblicato originariamente su: Anselmo Vincenzo, Madonie – Feste religiose e folcloristiche dei Comuni del Parco, Fabio Orlando Editore, Palermo, 1998.

S. Mauro Castelverde (Pa) – ‘A Fera – Uscita del Santo verso S. Giorgio

Uscita della processione del Martedi con la partecipazione delle autorità civili e militari, e sindaci ed amministratori del comprensorio madonita e con la gradita visita di una delegazione di cittadini di Viagrande (CT) e di Quilmes (Argentina) che condividono con i Maurini la devozione e il patronato di San Mauro Abate.

N.d.R. – In questo filmato sono visibili il Sindaco di Viagrande Vera Cavallaro, Il Parroco della Chiesa Madre di Viagrande Alfio Bonanno e diversi devoti Maurini accorsi a queste celebrazioni estive nel paesino palermitano.

Festa San Mauro Castelverde 2012

Alcune immagini delle giornate in festa di San Mauro Castelverde 1-2-3- luglio 2012. Bellissima la processione, i giochi pirotecnici e lo spettacolo serale.

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