Ultima porta da aprire per il Viagrande, dopodichè sarà l’anticamera della Serie B. Martedì 27 marzo, ore 15.00, PalaViagrande, l’appuntamento per scrivere la storia: ritorno della semifinale di Coppa Italia nazionale contro il Real Sant’Erasmo.
Si parte dal 2-0 dell’andata in favore dei biancazzurri di coach Gigi Grasso, che aspettano di scrivere le ultime lettere della parola “Viagrande” al tabellone della Coppa nazionale, esattamente alla voce ‘finale’.
Guai però a sottovalutare la voglia di rivalsa dei campani, perchè nessuna persona vagamente competitiva vorrebbe sorbirsi 700 km di viaggio per una banale gita ricreativa. Ci credono, i casertani, com’è giusto che sia, ma il Viagrande più che crederci ne deve essere consapevole. Cosciente della sua forza, del risultato dell’andata, delle ambizioni di un club che vuole riassaporare, dopo anni e anni, la Serie B.
Sfumato il campionato, rimane la Coppa. Come un’entrata secondaria, ma non per questo meno importante, per il paradiso. Anzi, forse un trofeo nazionale risulterebbe essere anche più prestigioso e glorioso di un titolo regionale.
Nessuna storia del “lupo che non riesce a raggiungere l’uva e dice che è acerba”, però, il campionato ha sempre il suo fascino. Queste son soltanto considerazioni a ‘voce alta’ di chi vuole brindare all’ennesimo successo e fare “cin cin” con la finale.
Niente vino però, il riferimento ironico sarebbe fin troppo scontato…