San Mauro in Argentina

Appena conclusi a Viagrande i festeggiamenti in onore di San Mauro Abate, in occasione della ricorrenza dei 1500 anni dalla nascita, il Giubileo Maurino si sposta oltreoceano in Argentina, a Quilmes, cittadina con circa 800.000 abitanti in provincia di Buenos Aires, dove un numeroso gruppo di emigranti (circa 3000), provenienti perlopiù da San Mauro Castelverde (PA), organizza già dal 1928 i festeggiamenti in onore del monaco benedettino.
Passeranno 22 anni prima che i nostri compatrioti possano realizzare il sogno di avere una chiesa tutta loro dove poter professare la loro devozione, arrivando così al 1950, anno in cui, acquistato dalla comunità il terreno necessario, viene edificata l’attuale chiesa dove domani, 18 marzo, inizieranno i festeggiamenti con la messa delle 11.00 che, per l’occasione ed in maniera del tutto straordinaria, sarà officiata in italiano da Don Giuseppe Amato, giunto quattro giorni fa dalla Sicilia assieme ad una delegazione del Comune di San Mauro Castelverde.
In tutto questo via vai di maurini (ricordo che a Viagrande è giunta anche una delegazione di devoti provenienti da Casoria in provincia di Napoli), non potevano mancare i viagrandesi in Argentina, rappresentati dal motociclista Mario Macrì, che già l’anno scorso aveva intrapreso un processo di gemellaggio con la città di Quilmes, durante uno dei suoi viaggi estremi ed umanitari in America latina, per i quali il sindaco argentino Francisco Barba Gutierrez lo ha gratificato conferendogli la cittadinanza onoraria.
Il sindaco di Viagrande, Dott.ssa Vera Cavallaro ed il parroco della locale chiesa del Santo Patrono, Alfio Bonanno, hanno così approfittato della presenza del motociclista viagrandese per inviare i propri saluti alle autorità politiche ed ecclesiastiche di Quilmes, rinnovando l’interesse per il gemellaggio già in corso d’opera.
Il programma dei festeggiamenti prevede oltre la Santa Messa una processione per le vie del quartiere interamente dedicato a San Mauro (vie, scuole e diverse attività portano il Suo nome), fino a sera, durante la quale si esibiranno artisti che rievocheranno con un concerto la lontana terra italiana, per poi concludersi con gli immancabili fuochi d’artificio.

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