«Distretto Taormina Etna», si parte

Le Province di Catania e Messina, con rispettive Università e Camere di Commercio, due parchi, 54 Comuni: i numeri del nuovo soggetto.

Il Teatro Greco di Taormina, il mare e l’Etna: il Distretto Turistico decolla

Il “Distretto Taormina Etna” ottiene quel riconoscimento che attendeva da anni. E’ stato notificato il decreto dell’assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, che riconosce il “Taormina Etna” come distretto turistico.
Per Ernesto Del Campo, sindaco di Randazzo, ma soprattutto presidente della società “Sviluppo Taormina Etna” che ha creato il Distretto, non solo una vittoria di grandissima importanza per l’economia dei 54 Comuni della Provincia di Catania e Messina che lo costituiscono, legata al turismo, ma il riconoscimento del lavoro svolto nella promozione del turismo nel territorio.
Finalmente siamo riusciti ad ottenere questo decreto – afferma – Non è certo questo il momento per fare polemiche, ma ricordo che la legge sul turismo in Sicilia è stata approvata nel 2005, ed
entro un anno la Regione doveva approvare i decreti attuativi e riconoscere i distretti.
Sono passati 6 anni e solo oggi è arrivato il decreto.
Adesso noi abbiamo 45 giorni di tempo per inviare alla Regione l’atto costitutivo, nonché il Piano di sviluppo turistico. Noi invieremo tutto il necessario nel più breve tempo possibile. Speriamo però che la Regione non abbia bisogno di altri 6 anni per emettere i decreti di riconoscimento“.
Nell’ambiente del Distretto c’è entusiasmo: “Pienamente giustificato – continua Del Campo – I distretti turistici avranno la possibilità di programmare e gestire tutti i fattori legati al turismo nel territorio di competenza. Per capire meglio la rilevanza del riconoscimento ricordo che i Distretti turistici sostituiranno in pieno le Aziende provinciali per il turismo, con la possibilità di rilanciare pacchetti turistici e creare opportunità imprenditoriali in maniera moderna. Oggi insomma – conclude – ci è stato riconosciuto un percorso cui, in verità, in molti non credevano e che invece si è rivelato vincente“.
Il distretto “Taormina Etna” è il più grosso della Sicilia coi suoi 28.500 posti letto a fronte dei circa 110 mila dell’intera Isola. Come detto abbraccia 54 Comuni distribuiti tra la provincia di Messina e quella di Catania. Un vasto territorio tra terra e mare che, per le varietà e le eccellenze, potrebbe essere meta di turisti praticamente tutto l’anno. In provincia di Catania i Comuni che ne fanno parte sono: Belpasso, Bronte, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Mascali, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea. All’interno del Distretto, inoltre, confluiscono diversi organismi pubblici e privati fra cui le Università e le Provincie di Catania e Messina, i Parchi dell’Etna e dell’Alcantara, le Camere di Commercio di Catania e Messina, la Sac (Societa aeroporto Catania) e la Ferrovia Circumetnea, oltre a un consistente numero di associazioni, banche ed operatori privati. Appena la Regione chiuderà l’iter diventerà il punto di riferimento istituzionale per il rilancio del turismo.

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