L’anno fin qui trascorso è stato un periodo particolarmente ricco e proficuo per la serva di Dio Giuseppina Faro, di cui è in corso la causa di beatificazione. Diversi sono stati i momenti particolari e intensi con cui la comunità pedarese, e non solo, ha ricordato l’umile giovinetta pedarese scomparsa a soli 24 anni nel 1871 e già da subito considerata dalla gente del luogo ed anche dagli ambienti ecclesiali catanesi, piena delle eroiche virtù della santità. Sino a qualche decennio fa c’erano discendenti di famiglie pedaresi che avevano avuto il privilegio di aver avuto raccontato dai loro padri, contemporanei di Giuseppina Faro, le straordinarie virtù della giovane appartenuta al nobile casato della famiglia Faro, ma che aveva rifiutato gli agi e i privilegi del suo stato per accostarsi con umiltà e generosità alle famiglie più povere del paese per alleviare le loro sofferenze. Nel nome di Giuseppina Faro si è svolto un concorso indetto per gli alunni dell’istituto comprensivo “S. Casella” di Pedara, che si è concluso con una mostra di tutti i lavori eseguiti (semplici disegni, cartelloni, plastici) e la proiezione di un cortometraggio.
A conclusione dei festeggiamenti per la patrona di Pedara e per la fine dell’anno giubilare, nella chiesa dell’Annunziata, dove è custodita la tomba della “beata Peppina“, si è svolta un’affollata cerimonia religiosa con la partecipazione della comunità di Viagrande, guidata dal parroco Alfio Bonanno. Nell’occasione la professoressa Maria Rapisarda, a nome del comitato “Pro Giuseppina Faro“, ha donato una targa ricordo al sindaco Barbagallo, ringraziando l’amministrazione comunale per il fattivo contributo dato per la ristampa del libro “Lassù è volato un angelo“.