Nove giorni dopo l’episodio precedente, il Nuovo Cratere di Sud-Est stamattina all’alba ha prodotto il 12° parossismo dall’inizio dell’anno, come spiegano gli esperti della Sezione di Catania dell’Ingv. Questo episodio è stato particolare per l’apertura di una nuova frattura eruttiva sul fianco sud-orientale del cono piroclastico formatosi intorno al cratere, lungo la quale si sono alzate diverse fontane di lava, e che ha emesso una larga colata di lava su un percorso più a sud rispetto a quello delle colate precedenti. Il cono piroclastico ha subito forti modifiche alla sua morfologia, soprattutto per la parziale distruzione del suo fianco sud-orientale dovuta all’apertura della nuova frattura eruttiva. Tuttavia, gli orli meridionale e settentrionale sono ancora crescuti in altezza. Questo episodio ha prodotto un’alta colonna eruttiva, che si è piegata verso sud-est, causando ricadute di cenere e lapilli fra altro a Zafferana Etnea, Fleri, Viagrande, e Trecastagni.
Questo episodio è stato preceduto, come quelli precedenti, da un’attività inizialmente molto discontinua e debole, che è cominciata con una singola esplosione alle ore 00.52 GMT (= ore locali -2) del 28 agosto, seguita a partire dalle ore 15.17 GMT da una serie di emissioni di cenere dal Nuovo Cratere di Sud-Est. All’imbrunire era visibile una debole, sporadica attività stromboliana, che nel corso della notte si è gradualmente intensificata. Alle ore 03.15 GMT del 29 agosto è avvenuto un primo trabocco lavico attraverso la profonda lacuna nell’orlo orientale del cratere, generando una colata in direzione della Valle del Bove. Dalle ore 03.40 GMT in poi, l’attività stromboliana si è progressivamente intensificata, e verso le 04.05, due bocche eruttive all’interno del cratere emettevano delle fontane laviche pulsanti alte circa 100 m. Nel corso dei seguenti 10 minuti, queste fontane sono cresciute notevolmente in altezza, e si è osservata la formazione di una densa colonna eruttiva, che si è alzata alcuni chilometri sopra la cima dell’Etna prima di spostarsi verso sud-sudest. Allo stesso tempo, una piccola colata di lava cominciava ad uscire dalla zona interessata dal collasso del fianco est-sudest del cono durante il parossismo del 20 agosto.
Alle 04.20 GMT, il fianco sud-orientale del cono piroclastico si è fratturato con l’apertura di una serie di nuove bocche eruttive fino alla base del cono, dalle quali si sono alzate diverse fontane di lava (vedi la foto in alto); poco dopo è apparsa una nuova, larga colata lavica alimentata da queste bocche, che si è riversata in direzione della Valle del Bove, però più a sud rispetto alla colata emessa in precedenza. Per i 20 minuti consecutivi, l’attività di fontanamento lavico è continuata a tutte le bocche, sia all’interno del cratere sia sulla nuova frattura eruttiva, mostrando una graduale flessione a partire dalle ore 04.30 GMT. Le fontane di lava dalle bocche all’interno del cratere sono passate ad emissione di cenere poco dopo le 04.40, mentre la bocca più bassa sulla nuova frattura eruttiva continuava a produrre getti di lava incandescente fino alle ore 04.50 GMT. L’emissione di cenere è continuata, ad intensita in diminuzione, fino alle ore 05.15 GMT circa.