Alcuni dei cittadini che mettono a disposizione mezzi, attrezzature e materiali a proprie spese
Hanno lavorato e continuano a lavorare alacramente per ripulire l’intera piazza Umberto di Viagrande, mettere a dimora nuove piante nelle aiuole rifornite di terra già concimata, potare i vecchi alberi abbandonati da tempo, rimettere in attività la vecchia vasca con i pesci e lustrare la piccola scalinata che collega la via Pacini con la piazza. Ci troviamo nell’antico quartiere di Scalatelli, la cui chiesa sorge a metà della salita tra la piazza S. Mauro e il parco Monteserra. Le persone che abbiamo visto lavorare non sono operai del Comune né ditte specializzate inviate sul posto dall’amministrazione comunale. Sono semplicemente operai e imprenditori che stanno compiendo un altro miracolo per poter rilanciare un quartiere abbandonato per tanto tempo, se si eccettuano le serate organizzate dall’allora presidente dell’associazione culturale «Scalatelli», Luigi Sciuto, e dai suoi successori. L’anno scorso imprenditori e maestranze private sono riusciti, lavorando e offrendo anche i materiali occorrenti, a ultimare i lavori di restauro della chiesa di Nostra Signora di Lourdes (secondo alcune stime ci sarebbero voluti 40mila euro se i lavori fossero stati eseguiti da un ente locale pubblico). La chiesa venne aperta, suo rettore è stato nominato mons. Maurino Licciardello, «scalatiddoto» doc, adesso è così frequentata da non potervi trovare, durante la Messa, un posto libero nemmeno in piedi. Quello stesso gruppo di «scalatiddoti» volenterosi, guidati da Santo La Rosa e Pippo Licciardello (oltre 150 anni in due), stanchi di attendere l’intervento dell’amministrazione comunale (sempre priva di soldi nelle proprie casse), stanno lustrando per bene la piazza, lavorando e mettendo a disposizione mezzi, materiali e quant’altro, sempre a titolo gratuito, per poter ospitare i tanti devoti che a fine agosto si recano nella chiesa della madonna di Lourdes per i tradizionali festeggiamenti. Un esempio sicuramente da seguire.
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