Fra gli otto Comuni che hanno dovuto ritirare alcuni obiettivi, Belpasso ha dovuto accantonare quello sulla tutela ambientale per zone a rischio polveri vulcaniche.
Il comitato dei sindaci, organo previsto dai 18 Comuni che aderiscono ai finanziamenti comunitari Pist 15 “Etna – Paternò“, ha autorizzato l’elenco definitivo dei progetti da inviare al Dipartimento della Programmazione della Regione siciliana, che sta seguendo l’iter per l’assegnazione dei fondi ai Comuni aderenti ai vari Pist. Nello specifico, dei 18 Comuni aderenti al Pist 15, sono 8 quelli che hanno ritirato alcuni progetti presentati.
La scelta è stata dovuta nella maggior parte dei casi per la “non coerenza” tra le finalità a cui mirano i finanziamenti e gli scopi dei progetti presentati. Per Paternò, invece, tocca fare un discorso a parte visto che in questo caso i due progetti a saltare ossia il completamento del restauro del convento delle Benedettine e il risanamento ambientale delle Salinelle non erano compatibili in quanto sono stati presentati non come progetti definitivi, ma preliminari. Per quanto riguarda i comuni di Nicolosi, Trecastagni, Pedara e Viagrande non andrà in porto il progetto di sistemazione di percorsi ciclabili tra i conetti etnei. Ancora il comune di Nicolosi ha dovuto ritirare il progetto relativo alla valorizzazione turistica del parco pineta “Monti rossi” e realizzazione dei sentieri naturalistici. Anche Biancavilla ha dovuto ritirare due progetti. Si tratta della riqualificazione urbana attraverso sistemazione del manto stradale di via Angelica e via Albania. Il secondo progetto prevedeva il medesimo lavoro svolto, stavolta, in via Tutte Grazie. Ad essere accantonato per il comune di Belpasso è il progetto che prevedeva una rete di monitoraggio a tutela ambientale nelle zone ad elevato rischio di polveri vulcaniche, mentre il comune di Piedimonte ha dovuto ritirare il progetto di realizzazione degli impianti fotovoltaici per la scuola Galilei e palestra.
Inoltre, il Pist 15 ha richiesto al Dipartimento della Programmazione di prorogare di due mesi la pubblicazione della graduatoria conclusiva, per problematiche legate al personale e ai tempi di progettazione. “Abbiamo risposto entro i termini a quanto ci veniva richiesto dalla Regione – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici del comune di Paternò, Augusto Ciancio – Spero che la proposta di proroga venga accolta così da poter lavorare con la dovuta attenzione su progetti che riteniamo fondamentali per le nostre città“.