Stasera alle ore 19.30, nella splendida cornice di Villa Raddusa-Càrcaci, è stata presentata l’opera omnia delle poesie del poeta viagrandese Carmelo Nastasi. Davanti ad un pubblico attento e competente, composto di poeti, amatori, professori universitari,dopo i saluti del Presidente della Pro Loco, Nino Cucinotta, i relatori Tiziana Iannotta, coordinatrice del Cenacolo Culturale Antonio Aniante, Alfio Grasso, Orazio Caruso (che ha letto la relazione di Giuseppe Rapisarda, assente per gravi motivi familiari) hanno percorso l’iter poetico di Carmelo Nastasi, intrinsecamente legato alla sua vita, al suo amore per la moglie Chantal ed alla sua famiglia, presente compresi i parenti d’oltralpe. Tiziana Iannotta ha posto l’accento sulla caratteristica impressionista delle poesie di Nastasi, Giuseppe Rapisarda ha fatto una dotta dissertazione sulla struttura linguistica e retorica delle poesie ed Alfio Grasso ha evidenziato un percorso di amarcord, essendo stato il primo libro di Nastasi, il primo libro di poesie da lui letto ad 11 anni. Questo incontro lo ha molto impressionato ed “imprintato“, (anche lui scrive in versi) e ha voluto sottolineare come la poetica di Nastasi sia una poetica semplice e pura, così come dev’essere il poeta, affinché la sua poesia arrivi a tutti. E’ intervenuto anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Santo Rapisarda, che, oltre a porgere i saluti a nome del Sindaco, ha personalmente ed in modo commosso ricordato il suo primo incontro con Carnelo Nastasi quando, da ragazzi, si adoperavano per la raccolta della carta i cui proventi sarebbero stati inviati ad una missione in Mato Grosso; il maestro Ruffo, che ha eseguito per l’occasione un ritratto di Nastasi, è intervenuto descrivendo il ritratto, ma soprattutto ponendo l’accento sul fatto che le poesie vanno gustate in silenzio, nel chiuso della propria stanza, sulla propria poltrona, ascoltando la musica preferita. Le dotte disquisizioni dei relatori sono state contrassegnate dalla lettura dei versi in italiano da Lucrezia Paternò Castello ed in francese da Carlo Arancio, accompagnate dalla chitarra classica di Francesco Paternò Castello. In chiusura, la moglie dell’autore, Chantal Gonfroy, ha descritto le tre tavole da lei disegnate ed inserite nel libro. Alla fine è intervenuto l’autore che ha ringraziato la famiglia Paternò Castello per aver partecipato tutti insieme alla realizzazione dell’evento. Numerosi sono stati gli applausi durante il corso della serata, ed alla fine, fra i vari interventi, segnaliamo quello di Alfio Patti, l’ “aedo dell’Etna“, che ha definito la poesia di Nastasi “pulita” e chiara, scevra da figure retoriche ed inutili sovrabbondanze, del tutto lontana da influenze ermetiche. La serata si è conclusa con viva soddisfazione degli astanti, felici di aver condiviso i moti dell’animo del poeta Carmelo Nastasi.
Tiziana Iannotta