Stasera alle ore 20,45 nell’oratorio di Piazza Castello il parroco, don Nino Merlino chiuderà il dibattito storico- sociologico (aperto le domeniche precedenti rispettivamente da Enrico Blanco e Salvo Cacciola) sulla comunità castellese negli ultimi 50 anni con uno sguardo verso il futuro, sintetizzando le proposte che sono venute fuori. E’ anche il momento conclusivo delle celebrazioni per i 50 anni dalla ricostruzione della Chiesa madre di S. Mauro che hanno avuto il momento culminante giovedì 21, giorno che ricordava l’abbattimento dell’antica chiesa durante un bombardamento alleato nel 1943 e la riapertura nel 1961. L’immagine di San Mauro è stata riportata con la solita, grande, affluenza di fedeli dalla Chiesa madre per le principali vie cittadine nell’oratorio della Chiesa di S. Giuseppe, che funzionò da parrocchia in quei 18 anni del dopoguerra.
Dopo la messa solenne a cui hanno partecipato anche i fedeli di Viagrande, uniti dalla fede comune per il patrono, l’immagine secolare del Santo è stata riportata nella sua Chiesa fra evviva e sventolio di fazzoletti per l’ingresso finale nella cappella. Ieri sera poi è stato il Coro Claudio Monteverdi, da 30 anni in attività, ad arricchire con un concerto le celebrazioni.
