Viagrande, la villa comunale riapre ma solo nella parte sud

Dopo un mese di polemiche, di dubbi, di lavori sospesi un paio di volte (lo sono ancora), con lo spiacevole episodio delle «invettive» contro il sindaco Vera Cavallaro (il foglio di carta sul quale sono state vergate le ingiurie, affisso dietro i cancelli della villa, è stato consegnato dallo stesso sindaco ai carabinieri, assieme ad una circostanziata denunzia) riapre, da oggi, la villa comunale, all’interno della quale, normalmente, in estate, si svolgeva la maggior parte delle manifestazioni di richiamo anche turistico.
Si badi bene, però, che viene riaperta solo la parte sud, ovvero la nuova, quella realizzata negli anni ’90, mentre la parte nord, interessata da due cantieri di lavoro, rimane ermeticamente chiusa, compresi i cancelli centrali che danno su piazza Gelsi e compresa la bambinopoli ambita dai più piccoli e dai loro genitori. I visitatori dovranno utilizzare gli ingressi laterali. Insomma viene restituita alla fruizione del pubblico quell’ampia parte della villa non interessata dai lavori e che soltanto per una serie inspiegabile di inghippi tecnici e burocratici (definiamoli così) è rimasta chiusa.
Ci è stato sempre risposto, sia dal sindaco Cavallaro, che dall’assessore Umberto D’Agata, che il direttore dei cantieri ha preteso la chiusura totale dell’intera villa per motivi di sicurezza: adesso questi «motivi» sono stati superati con una semplice barriera di una rete di plastica appoggiata ad alcune transenne. Ma era così difficile realizzare tutto ciò prima dell’inizio dei lavori, evitando i danni di immagine al paese (i bei viali della villa ed i suoi angoli suggestivi per anni sono stati mèta preferita per le foto dei novelli sposi) ed i danni ai commercianti della zona?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.