Farmacia comunale a Viagrande: atto secondo, parte prima. L’atto secondo è già iniziato, da qualche giorno, con la modifica parziale della delibera di Giunta con la quale era stato avviato tutto l’iter burocratico. La modifica è stata possibile attuarla anche grazie alla vittoria del «sì» al referendum numero 1 sottoposto a votazione recentemente, che, in buona sostanza, dà la possibilità (adesso inconfutabile, prima del referendum dubbia) alle amministrazioni comunali di far gestire la farmacia comunale a un concessionario terzo scelto mediante procedura di evidenza pubblica, scelta, fra l’altro, già avallata dal Consiglio comunale.
Quanto scritto sin qui tocca la fase procedurale dell’affidamento della farmacia comunale, nella fase prettamente pratica (che è quella alla quale sono interessati gli eventuali aspiranti a gestire la farmacia comunale); la Giunta ha voluto modificare il corrispettivo della concessione, ritenuto forse troppo oneroso nel primo bando di gara, che per questo, presumibilmente, è andata deserta.
Il corrispettivo sarà costituito da un importo fisso iniziale con miglioramento sulla base minima di 912mila euro; un canone fiso annuale, sulla base minima del 2%, invece del 3% netto, della distinta contabile su base mensile sul Servizio sanitario nazionale.
Da notare che, in paese, l’istituzione della farmacia comunale viene molto seguita poiché per la prima volta in assoluto i cittadini avrebbero due farmacie a disposizione così come previsto dalla legge e richiesto da un paese cresciuto sino a superare le ottomila unità.