Viagrande. Protestano i commercianti di piazza Gelsi per la villa chiusa.
Cantieri scuola, croce e delizia dell’amministrazione comunale, dei commercianti e dei cittadini. Che essi servano – utilmente – a fare lavorare una ottantina di persone è risaputo, ma purtroppo è altrettanto risaputo che suscitano – purtroppo – proteste, mugugni e malumori. Per affrontare i problemi sorti per i cantieri dello slargo di via Pacini, della villa comunale e del cimitero monumentale, recintati con modalità molto criticate, il capogruppo dell’opposizione Salvatore Gambino, nel corso dell’ultimo consiglio comunale aveva chiesto, senza tuttavia ottenerla una commissione comunale speciale di 5 consiglieri (3 di maggioranza e 2 di minoranza). Per lo slargo di via Pacini (utilizzato dai fruitori della scuola media come parcheggio da anni) i problemi si dissolveranno da qui a qualche giorno con la chiusura delle attività scolastiche; al cimitero, sia pure con qualche difficoltà, si possono raggiungere ugualmente tombe e cappelle. Il problema più grosso è quello che investe la chiusura totale della villa comunale: il sindaco Vera Cavallaro si difende giustamente asserendo che il direttore dei cantieri pretende l’osservanza scrupolosa dei sistemi di sicurezza e che pertanto la villa andava chiusa tutta. Il capogruppo Salvatore Gambino (ma non solo lui, anche altri tecnici che hanno visionato i lavori) assicurano che basterebbe adottare le necessarie misure di sicurezza isolando la zona (leggasi la parte vecchia) della villa sottoposta ai lavori e permettendo l’ingresso dei cittadini nella zona nuova della villa dove non sono previsti lavori e dove si può accedere attraverso tre cancelli grandi e un cancelletto non coinvolto nei lavori. “I danni che stiamo ricevendo dalla chiusura della villa – affermano i commercianti di piazza Gelsi e dintorni – sono incalcolabili. La gente si fermava per visitare la villa e contemporaneamente frequentava i negozi della zona. Adesso invece rallenta, vede la villa chiusa e tira avanti”. Senza dire che i prati verdi e le aiuole della villa tanto curate continuano ad andare in malora. Ci si chiede, quindi, se è proprio difficile porre un rimedio immediato.