Bari-Catania (1-1): sintesi video

 

Il Catania spreca ma la salvezza si avvicina

 
Coppia centrale d’emergenza. La contemporanea assenza di Silvestre per squalifica e di Spolli per infortunio costringono mister Simeone a schierare una coppia di centrali difensivi assolutamente inedita, davanti ad Andujar si schierano infatti Terlizzi e Augustyn, a destra va Alvarez e a sinistra Marchese, a centrocampo Carboni Lodi e Ledesma con Ricchiuti e Bergessio a supporto di Maxi Lopez, un modulo riassumibile in un 4-3-2-1. Sulla panchina del Bari Bortolo Mutti deve fare a meno di diversi uomini, così si affida a Gillet per i pali, a Masiello Belmonte Rossi e Parisi per la difesa a quattro, poi Bentivoglio Almiron e Gazzi a centrocampo e Huseklepp e Alvarez a supporto di Rudolf unica punta, modulo speculare a quello rossazzurro.
 
Succede poco, gol a parte. Strana partita quella del San Nicola, chi si aspettava un Bari all’arma bianca vista la disastrosa condizione di classifica rimane presto deluso, gli uomini di Bortolo Mutti non affondano, si affidano alle iniziative di Alvarez che prova a sfruttare la sua velocità palla al piede, ma non riescono mai a rendersi pericolosi dalle parti dell’area rossazzurra. Il Catania dal canto suo rimane in controllo, i rossazzurri fanno girare il pallone con molta calma, i ritmi sono bassi e per molti minuti non si registrano occasioni da rete; c’è molto caldo e la temperatura si fa sentire nei muscoli dei calciatori che dosano le energie. Al 32° il Bari a sorpresa passa in vantaggio, su azione d’angolo Gazzi si libera in piena area per colpire di testa all’altezza del primo palo e fredda Andujar impossibilitato ad intervenire, 1-0 per i biancorossi al primo vero tiro verso la porta. Il Catania reagisce immediatamente, i ragazzi di Simeone si riversano subito nella metà campo barese e la occupano stabilmente; al 38° una bella azione personale di Bergessio si conclude con un bel diagonale di destro che sfiora il palo alla destra di Gillet, cinque minuti dopo invece arriva il giusto pareggio: azione insistita di Maxi Lopez che vince un rimpallo al limite dell’area e poi di destro calcia verso il secondo palo, una deviazione beffa Gillet, 1-1 al 43°.
 
Occasione sprecata. Il Catania si ripresenta in campo con Schelotto al posto di Lodi e con un nuovo assetto tattico, i rossazzurri si schierano con un 4-2-3-1, il neoentrato si piazza come terzo a destra alle spalle di Lopez. La mossa di Simeone è un segnale alla squadra alla quale chiedere di vincere questa partita e di non accontentarsi del pari. Al 4°st Rudolf spaventa Andujar con una punizione che scheggia la traversa prima di spegnersi sul fondo. Qualche minuto c’è un nuovo cambio per il Catania, Simeone richiama Ricchiuti in panchina e inserisce Gomez, a lui chiede velocità e corsa; Mutti risponde con con Rivas per un impalpabile Alvarez. Al 22°st Schelotto vola sulla destra in contropiede, arriva quasi sul fondo, mette un pallone dietro per il ‘rimorchio’ di Gomez, tiro di prima intenzione e pallone sul fondo; in questa fase centrale del secondo tempo il Catania domina l’incontro, Lopez al 26°st si libera con una spallata di Rossi e si presenta davanti a Gillet, il tiro di piattone dell’argentino trova la respinta dell’estremo difensore barese. Due minuti dopo ancora Lopez allarga per Bergessio che prova il collo esterno sinistro indirizzato nell’angolino basso, ancora una volta Gillet ci mette una pezza deviando in angolo. Il Catania domina ma spreca troppe occasioni, la più clamorosa è sui piedi di Bergessio che al 33°st viene lanciato da Gomez in verticale e si ritrova all’altezza del dischetto tutto solo con Gillet in uscita, il tentativo di scavalcarlo con un colpo sotto riesce male e la sfera finisce larga sul fondo. Del Bari non si ha notizia, Mutti ha provato con gli innesti di Ghezzal e Donati al posto di Huseklepp e Almiron senza ottenere risultati apprezzabili. I minuti finali sono palpitanti perché il Catania cala di condizione, forse per il caldo, e i biancorossi invece si fanno vedere dalle parti di Andujar con un paio di colpi di testa su azioni da palla inattiva. Per fortuna non accade nulla che poteva suonare davvero come una tremenda beffa, in ogni caso i rossazzurri hanno commesso un grave peccato nel non concretizzare le tante palle gol create nella ripresa, palle gol che sarebbero valse la vittoria quasi sicuramente con conseguenti tre punti in classifica e discorso salvezza praticamente archiviato. Invece ci sarà ancora da lottare, il Cesena in extremis strappa un punto in trasferta e ristabilisce le distanze, ancora +5 per il Catania; i rossazzurri hanno anche il vantaggio di avere diverse squadre alle spalle che non se la ‘passano’ certo bene, Parma e Sampdoria su tutte. Come sempre, la storia del Catania insegna, saranno fondamentali le gare interne al Massimino, a partite da quella di domenica prossima contro la Lazio.
 
Orazio Cutrona
 
 Milan
68
32
20
8
4
56
23
+33
 Napoli
65
32
20
5
7
52
30
+22
 Inter
63
32
19
6
7
58
35
+23
 Lazio
57
32
17
6
9
41
29
+12
 Udinese
56
32
17
5
10
57
34
+23
 Roma
53
32
15
8
9
49
44
+5
 Juventus
51
32
14
9
9
50
40
+10
 Palermo
44
32
13
5
14
47
52
-5
 Cagliari
43
32
12
7
13
38
37
+1
 Fiorentina
42
32
10
12
10
38
35
+3
 Bologna
40
32
11
10
11
34
42
-8
 Genoa
39
32
10
9
13
31
37
-6
 Chievo
36
32
8
12
12
30
34
-4
 Catania
36
32
9
9
14
30
41
-11
 Lecce
34
32
9
7
16
35
53
-18
 Sampdoria
32
32
7
11
14
26
36
-10
 Parma
32
32
7
11
14
30
45
-15
 Cesena
31
32
7
10
15
29
45
-16
 Brescia
30
32
7
9
16
28
40
-12
 Bari
21
32
4
9
19
20
47
-27
 
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