(ANSA) – CATANIA, 11 MAR – Il presidente del Consorzio etneo per la legalità e lo sviluppo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, Raffaele Pippo Nicotra, ha inviato al ministero dell’Interno, il fascicolo relativo alle somme necessarie per la riconversione e la ristrutturazione dei beni immobili confiscati alla malavita organizzata. L’impiego a fini sociali nel circuito virtuoso collettivo, impone un programma di investimenti articolato su più punti d’intervento, al fine di adeguare gli immobili alle esigenze alle quali sono stati destinati dal programma operativo nazionale, denominato ‘sicurezza per lo sviluppo‘, a seguito della procedura di evidenza pubblica che ha affidato la gestione dei beni a soggetti del terzo settore. Il costo per il ripristino di 10 immobili distribuiti in 8 comuni della provincia etnea, concordato con la Prefettura di Catania, ammonta a 2.770 mila euro, ripartiti secondo le esigenze dei singoli manufatti destinati a centri di aggregazione sociale. Si tratta di appartamenti o di abitazioni singole di pregio acquisite dallo Stato, nei comuni di Acicatena, Belpasso, Camporotondo, Gravina, Linguaglossa, Mascalucia, San Giovanni La Punta e Viagrande. ”Lo scopo dell’iniziativa – ha spiegato il sindaco di Acicatena e presidente del Consorzio, Raffaele Pippo Nicotra – è quello di creare concrete occasioni di inclusione sociale con particolare riguardo ai giovani disabili, ma anche ad extracomunitari, prevenendo e recuperando situazioni di disagio ed emarginazione”. ”Nel piano sviluppato dal Consorzio etneo, a due anni dalla sua nascita – prosegue – si punta anche a promuovere azioni volte alla creazione di concrete opportunità occupazionali, attraverso lo sfruttamento delle naturali vocazioni del territorio sui quali cui i beni insistono e sulla base di un modello di sviluppo sostenibile ed integrato, legato nell’immediato ai bisogni e alle potenzialità delle realtà e delle comunità coinvolte”. Anche le scuole della provincia giocano un ruolo primario nell’iniziativa. Il concorso istituito dal Consorzio per la creazione di un logo identificativo ha coinvolto gli studenti di 16 scuole della provincia: 125 gli elaborati presentati. E’ stato scelto il logo abbozzato dagli studenti di una scuola di San Giovanni la Punta. Prossimamente verrà presentato e premiato nel corso di una cerimonia pubblica che coinvolgerà tutte le scuole partecipanti al concorso. (ANSA).