Viagrande. Il presidente: «Cambiare lo statuto». No dell’opposizione.
Il presidente del Consiglio comunale di Viagrande, Domenico D’Agata, al fine di rispettare il terzo comma dell’art. 28 dello statuto comunale, che recita testualmente: «La riunione ordinaria deve aver luogo periodicamente almeno una volta nel corso dell’ultima decade di ogni mese», deve diramare le convocazioni delle sedute consiliari. Ma anche quando gli argomenti da discutere (approvazione verbali sedute precedenti e attività ispettiva) non sono urgenti e potrebbero essere inglobati in ulteriori riunioni con argomentazioni più concrete?
L’evidente anomalia dello statuto è stata focalizzata dallo stesso presidente, il quale, all’inizio dei lavori dell’ultimo Consiglio, ha detto: «Cari consiglieri, prima di addentrarci nella discussione degli argomenti, sarebbe interessante poter rivedere la norma che statuisce l’obbligo di riunirci almeno una volta al mese per motivi che sono più che ovvi».
Ma il capogruppo di uno dei due partiti di opposizione, Salvatore Gambino, è immediatamente intervenuto: «Dobbiamo rispettare lo statuto. In fin dei conti cosa sono dodici convocazioni l’anno per un Consiglio comunale come il nostro? Lo statuto ha ancora pochi anni di vita e non se ne parla davvero di mutarlo».
I cittadini, però, si pongono una domanda: «Se il bilancio è ridotto all’osso e non ci sono soldi nemmeno per le cose più semplici, che senso ha affrontare le spese (non meno di 800 euro, ndc) per la convocazione di un Consiglio non necessaria?»
La proposta del presidente D’Agata andrebbe valutata e la soluzione potrebbe trovarsi nelle pieghe dello statuto senza cambiarlo di una virgola.
Il Consiglio di venerdì, comunque, ha esaminato due comunicazioni scritte: una lunga e circostanziata lettera della dipendente avv. Rita Salvo, componente dell’ufficio legale del Comune, con la quale informa anche i consiglieri comunali che non ha potuto presenziare (e quindi difendere il Comune) a un’udienza fissata al Tribunale di Mascalucia perché «non è stato possibile individuare un dipendente disponibile ad accompagnare la stessa al Tribunale» e la richiesta scritta per ottenere una determinata documentazione prodotta dalla 3ª commissione consiliare, avanzata dall’ing. Leotta, responsabile dell’ufficio tecnico, il 22 luglio 2010 e pervenuta ai responsabili solo da qualche giorno: 7 mesi perché una lettera compia un tragitto di circa 10 metri, all’interno dello stesso stabile…