I fatti che stiamo per raccontare non sono stati denunziati alle forze dell’ordine, ma sono realmente accaduti nella tarda mattinata di ieri nell’androne di uno dei tanti condominii di Viagrande, in cui è stata tentata l’ennesima truffa ad anziani. Un uomo sui 40-45 anni, elegantemente vestito e con tanto di cappotto scuro, approfittando del rientro di un’anziana signora che aveva appena acquistato della frutta da un ambulante, la segue sin sotto la prima rampa di scale e le propone l’acquisto di biancheria: «Signora sa – attacca – ormai ho chiuso il mio negozio, mi rimangono però alcuni pezzi pregiati e li sto offrendo ai miei vecchi clienti a prezzi stracciati. Il tempo di prenderli dall’auto posteggiata davanti al panificio e sarò subito di ritorno».
Pezzi pregiati e prezzi stracciati sono parole magiche che incuriosicono quasi sempre le donne: così è anche stavolta.
Lo sconosciuto torna indietro con una valigetta di cartone, ma al deciso rifiuto da parte della signora di acquistare anche un solo fazzoletto, cerca di convincerla abbassando il prezzo: «Alla panettiera – dice con voce suadente – ho venduto questo piumone (lo nomina, ma non lo mostra, ndc) per 250 euro, ma adesso, pur di disfarmene, glielo offro per 50 euro (giusto la banconota in possesso della signora e intravista nel borsellino, ndc)…».
Per fortuna dell’anziana, durante questo mercanteggiare sopraggiungeva sua figlia e lo sconosciuto tagliava la corda. Fine della storia? No: all’ora di pranzo i vari condomini si telefonano tra loro perché tre di essi non avevano trovato, come abitualmente avviene ogni giorno, il sacchetto con il pane lasciato nella scala dal panettiere. Il mistero é stato subito chiarito: in mancanza di meglio lo sconosciuto aveva portato via, nascondendolo probabilmente nella valigetta di cartone (che sicuramente doveva essere vuota) due filoni ed una ciambella, tutti da mezzo chilo, assicurandosi il pane almeno per il pranzo del giorno. Che tempi!