Viagrande (CT) – S. Mauro Castelverde (PA) – Quilmes (Argentina), uniti per San Mauro 2011

E’ finalmente giunto alla tanta agognata meta il “long way rider” Mario Macrì, dopo aver percorso in moto 8000 km. lungo l’Argentina.
Attraversando la Patagonia, nella Pampa prima, sulle Ande dopo, per arrivare fin giù nel profondo sud della Terra del Fuoco, ad Ushuaia, la città più australe del mondo, definita pure “Fin del Mundo“, il nostro messaggero d’amicizia per tutti gli italiani disseminati in questa meravigliosa nazione, è ritornato verso nord lungo la costa atlantica, raggiungendo la cittadina di Quilmes, nei pressi di Buenos Aires, dove oggi avrà inizio un processo di gemellaggio col paese di Viagrande (CT).
La città argentina di oltre 800.000 abitanti, racchiude in sè gelosamente una folta comunità di cittadini di origine italiana, di cui la stragrande maggioranza provenienti da San Mauro Castelverde, un ridente paese in provincia di Palermo, sulla costa tirrenica, già gemellato da tempo con la suddetta città sudamericana in nome della medesima devozione per San Mauro Abate.
La scoperta di questo particolare durante la fase progettuale del suo ennesimo viaggio estremo in moto, ha fatto immediatamente cambiare rotta al nostro motociclista che, originariamente diretto verso il Mar Nero, ha con immediato sentimento dirottato il suo cuore verso la meta sudamericana.
Proposto il progetto di un possibile gemellaggio al Sindaco di Quilmes, Francisco Barba Gutierrez, contattato tramite i potenti mezzi di internet, di cui il motociclista è anche esperto, l’idea veniva immediatamente sposata anche dal Sindaco di Viagrande, Vera Cavallaro, che ha accolto subito benevolmente il progetto in univoco accordo con l’amministrazione comunale e con il Sindaco di San Mauro Castelverde, Mario Azzolini, già in visita nel paese etneo durante i festeggiamenti del comune patrono.
Durante il suo lungo e duro cammino, Mario Macrì ha avuto anche il tempo di pianificare l’evento assieme al Sottosegretario per le Comunità di immigrazione e stranieri in terra argentina, il quale si è subito messo a disposizione del nostro cittadino per qualunque cosa avesse di bisogno, cosa che, manco a dirlo, il motociclista non ha sfruttato giusto per il suo gusto per lo sport estremo.
L’incontro è previsto per oggi alle ore 11:00 ora argentina, quando in Italia saranno le 15:00.
Ad attenderlo con comprensibile interesse ci saranno, oltre agli organi della carta stampata e della televisione, il Sindaco di Quilmes, Francisco Barba Gutierrez, il Sottosegretario per le Comunità di immigrazione e stranieri, Aldo Tela, il Console Generale d’Italia – Circoscrizione di La Plata – Dott. Caldararo Sapartaco, originario di Catania, nonchè l’intera comunità “maurina” che qui in terra argentina ha conservato con immutato amore la devozione per il Santo.
Durante la lunga corrispondenza il Sottosegretario Tela ha avuto modo di scrivere: “Mi rivolgo alla V.S. con il fine di informarLa che abbiamo ricevuto con molta allegria la nota da Lei inviata. Con l’occasione ci é gradito comunicarLe che il Sindaco del Comune di Quilmes, Sig. Francisco Gutierrez, mi ha dato incarico per attendere le necessitá e rispondere benevolmente alla Sua richiesta, cosa che ci permetterà di continuare a ricevere figli, nipoti e discendenti di Emigrati Italiani Residenti in Quilmes, per l’arricchimento della cultura, tradizione, arte, danza, canto, musica e diffusione della Lingua Italiana. É un dovere per noi riconoscere la grande collaborazione a favore dello sviluppo e crescita della nostra cittá e dell’Argentina ottenuta con lavoro, sacrificio e sudore dei nostri Emigranti, dico dei nostri perché io sono uno dei tanti, rispettando le leggi Argentine e onorando il primo articolo della Costituzione Italiana. Per tale motivo é importante approfondire i vincoli tra le nostre reciproche Comunitá, trasformando inmediatamente la parola possibilitá di un gemellaggio in realtá“.
Proprio durante le celebrazioni italiane dei 150 anni dell’Unità d’Italia, questo concetto, sembra espandersi anche verso chi nella nostra terra non vive più da tempo, rinnovandolo e ricordando loro che noi… non li abbiamo dimenticati.

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