A distanza di circa 60 anni, nella Chiesa dell’antico quartiere di Scalatelli, il cui rettore da circa 6 mesi è mons. Maurino Licciardello, protonotario apostolico,viagrandese doc, 88 primavere compiute proprio il giorno di S. Mauro, è stata impartita la benedizione agli animali nel giorno della festa di S. Antonio Abate che, degli animali, è il Santo Protettore. Sono in pochi a ricordare – ma lo ricordano perfettamente – quando, nello spiazzo dinanzi alla Chiesa di Scalatelli venivano benedetti un notevole numero di asini, muli e cavalli, animali che servivano ai tanti carrettieri locali per svolgere il loro lavoro quotidiano. Dopo la benedizione i proprietari facevano compiere ai loro animali una specie di «processione» attorno alle antiche viuzze del quartiere. Lunedì sera, sorprendendo lo stesso Mons. Maurino, autore dell’iniziativa, un notevole numero di persone si sono presentate, al fine di farli benedire, con cani e cagnolini d’ogni tipo (che hanno allietato le funzioni religiose con il loro continuo abbaiare), ma sono state benedette anche alcune tartarughe e due cavalli ancora in tenera età. Una tradizione ripresa in grande stile, adesso che la Chiesa, chiusa per circa 9 anni, è stata riaperta al culto grazie alla generosità dei cittadini, tradizione che era stata abbandonata dopo che la titolarità della Chiesa era stata «trasferita» da S. Antonio Abate a N.S. di Lourdes alla fine del 1951.