Al fine di evitare inutili polemiche tra i cittadini viagrandesi “tifosi” dei fuochi d’artificio per San Mauro Abate e Paolo Licciardello, autore dell’articolo per “La Sicilia” pubblicato in data 16 Gennaio 2011, dal titolo “Mortai illegali, niente botti per S. Mauro“, essendo venuti in possesso dell’articolo originale, così come era stato inviato alla Redazione della suddetta testata catanese, modificato successivamente, prima della sua pubblicazione, per i soliti motivi di “spazio“, lo pubblichiamo integralmente qui di seguito assieme alla lettera giunta alla nostra redazione.
VIAGRANDE – La ditta pirotecnica (del palermitano) incaricata di eseguire la parte centrale e finale della trionfale Uscita di S. Mauro Abate, attesa, come ogni 15 gennaio da migliaia (vedi foto di G. Sergi) di devoti e spettatori, installa mortai fuori misura e proibiti per legge, i carabinieri della Compagnia di Acireale (presenti numerosi in tutte le fasi della festa), se ne accorgono e li sequestrano (in gergo però si scrive “ritirano” la licenza alla ditta) e lo spettacolo va a farsi benedire con buona pace dei presenti e tanta, ma tanta amarezza nei ”mastri di festa” che hanno visto così svanire i sacrifici di un intero anno di lavoro. E’ successo ieri, a Viagrande, qualche minuto prima delle ore 13, orario fissato ormai da secoli per la trionfale Uscita del santo, talmente bella e talmente caratteristica da spingere il sindaco di Viagrande, Vera Cavallaro, ad estendere gli inviti per molte autorità. E per assistere alla manifestazione, sotto i raggi caldi di uno straordinario sole primaverile (nonostante si sia nel mezzo dell’inverno, ma il fenomeno viene da sempre considerato un miracolo di S. Mauro), erano presenti, fra gli altri il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, gli on. Catanoso, Pogliese e D’Asero, alcuni sindaci del circondario, il comandante provinciale del carabinieri Col. Giuseppe La Gala, il comandante della Compagnia C.C. di Acireale, Cap. Fabio De Rosa; presenti anche tantissimi “tifosi” di questi tipi di spettacoli (provenienti dall’intera Sicilia, dalla Calabria, dalla Puglia e dalla Campania).
Naturalmente le polemiche sono subito svampate fra gli addetti ai lavori: non bisogna adesso pagare la ditta ed anzi bisogna denunziarla per i danni d’immagine subiti: dicono i “santimauroti doc”. Altri si chiedono come mai il problema dei mortai fuori misura quest’anno non si sia potuto superare, come in precedenza, con la mediazione del Sindaco. L’ex sindaco Francesco Corsaro Boccadifuoco ci ha invitato a ricordare che sotto la sua sindacatura il problema fu risolto un paio di volte, assumendosi tutte le responsabilità il primo cittadino.
Vera Cavallaro, sindaco di Viagrande e presidente del comitato dei festeggiamenti: «La differenza tra i calibri dei mortai concordati (7 mm) e quelli montati (13mm) era troppa e pertanto non me la sono sentita di autorizzare lo spettacolo».
Le polemiche sono soltanto all’inizio, potete starne certi.
Paolo Licciardello
Carissimo Mario
come tu saprai meglio di me, in quanto vivi a stretto contatto con molta più gente di quanta ne possa contattare io, il ritiro della licenza alla ditta pirotecnica palermitana che avrebbe dovuto concludere i fuochi di artificio allestiti per l’Uscita di S. Mauro, patrono di Viagrande, ha creato e sta creando tutta una serie di polemiche con ciascuno dei vari protagonisti che, naturalmente, tira acqua al proprio mulino, senza riuscire a dare, del fatto, l’interpretazione aderente alla realtà. Domenica sera alcuni cittadini si meravigliavano perché qualcuno si era permesso di dire in paese che “se il sindaco avesse voluto, cioè se si fosse assunto in prima persona la responsabilità, i fuochi potevano essere accesi”, e, questi cittadini, si sganasciavano dalle risate perché – a loro dire – era una gran bella bufala messa in giro per creare disagi e malcontenti nei confronti del primo cittadino.
Allora, premesso che ciascuno di noi deve rispondere, prima d’ogni cosa, alla propria coscienza di tutte le decisioni che adotta, va ricordato che, quando si è a capo di una comunità, bisogna saper raccogliere gli onori e assumersi gli oneri.
Secondo il mio modestissimo parere l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Acireale nell’evitare che potessero essere accesi fuochi pirotecnici con calibri illegali non fa una grinza. I carabinieri – fra l’altro presenti in notevole numero durante lo svolgimento della festa – non hanno fatto altro che il loro dovere. C’è però da non sottovalutare una piazza stracolma di devoti, di appassionati di fuochi d’artificio, di “tifosi” dei fuochi di “San Mauro” che provengono da altre regioni, spendendo soldi per alloggiare nelle nostre zone e per rimanere due o tre giorni a Viagrande (il cosiddetto turismo scaturito dai fuochi d’artificio): in effetti i mortai “illegali” collocati all’interno della scuola Elementare e quindi ben lontani dalla popolazione, avrebbero potuto creare seri pericoli alla popolazione stessa o si è voluto soltanto fare osservare un accordo stipulato con i fuochisti, mi dicono il 16 novembre del 2010, i quali erano a conoscenza dei calibri massimi dei mortai che avrebbero potuto usare?
Storie vecchie, trite e ritrite nei confronti delle quali si è sempre mediato. Dice radio fante: ma stavolta abbiamo voluto dare un esempio in modo che ciò non si ripeta più. Dare un esempio, a chi? Non credo che i fuochisti ci abbiamo rimesso in termini di soldi: a meno che, chi di competenza, non inizi una controversia per farsi risarcire dei danni di immagine provocati all’intero paese di Viagrande, oltre ai danni “morali” provocati ai “mastri di festa” che hanno dovuto subire l’onta di vedersi annullato uno spettacolo per il quale avevano lavorato per un anno intero: e chi è viagrandese conosce perfettamente come si raccolgono i soldi, a quali umiliazioni, spesso insulti o derisioni, vengono sottoposti i “mastri di festa” che domenica dopo domenica, col freddo, con la pioggia ed il vento, con il caldo dei mesti estivi, stanno l’intera giornata a raccogliere con il “coppo” i fondi per poi allestire la festa, festa lo ricordiamo che viene affidata a 5 commissioni (la centrale, i due partiti di Scalatelli e S. Caterina, l’Uscita e l’Entrata del Santo).
Quest’anno non è stato possibile mediare? Benissimo, ma in ogni caso riportiamo, nella seguente nota, incollata da Wikipedia, chi sono le autorità di pubblica sicurezza e chi deve vegliare al mantenimento dell’ordine pubblico,alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità etc etc.
Al fine di non continuare a sentire fandonie nelle pubbliche piazze.
Nell’ordinamento amministrativo italiano, secondo l’art. 1 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), l’autorità di pubblica sicurezza veglia al mantenimento dell’ordine pubblico, alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità e alla tutela della proprietà; cura l’osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e speciali dello Stato, delle province e dei comuni (e, ora, anche delle regioni), nonché delle ordinanze delle autorità; presta soccorso nel caso di pubblici e privati infortuni. Per mezzo dei suoi ufficiali, ed a richiesta delle parti, provvede alla bonaria composizione dei dissidi privati. Missione dell’autorità di pubblica sicurezza è dunque quella di garantire le condizioni di pace sociale, prevenendo i fattori che potenzialmente la minacciano ed eliminando gli stati di turbativa già in atto.
L’autorità di pubblica sicurezza è nazionale, provinciale e locale:
- le attribuzioni dell’autorità nazionale di pubblica sicurezza sono esercitate dal Ministro dell’interno, al quale l’art. 1 della legge 121/1981 ha attribuito la responsabilità della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica;
- le attribuzioni dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza sono esercitate dal prefetto e dal questore;
- le attribuzioni dell’autorità locale di pubblica sicurezza sono esercitate dal capo dell’ufficio di pubblica sicurezza del luogo (il questore nel capoluogo di provincia e i funzionari preposti ai commissariati di polizia negli altri comuni) o, in mancanza, dal sindaco in qualità di ufficiale del Governo.
Paolo Licciardello
5 comments for “Viagrande. Sequestro dei mortai per la festa di San Mauro Abate”