Mortai illegali, niente botti per S. Mauro

Viagrande. Calibri di misura doppia rispetto a quelli concordati: i Cc bloccano la festa pirotecnica.

La ditta pirotecnica palermitana incaricata di eseguire la parte centrale e finale della trionfale uscita di S. Mauro Abate, attesa, come ogni 15 gennaio da migliaia di devoti e spettatori, installa mortai fuori misura e proibiti per legge.
I carabinieri della Compagnia di Acireale (presenti numerosi in tutte le fasi della festa), scoprono l’illecito e sequestrano (in gergo «ritirano la licenza alla ditta»). Così l’atteso spettacolo va a… farsi benedire con buona pace dei presenti e tanta amarezza dei «mastri di festa» che hanno visto così svanire i sacrifici di un intero anno di lavoro.
E’ successo ieri, a Viagrande, qualche minuto prima delle 13, orario fissato ormai da secoli per la trionfale uscita del Santo, talmente bella e caratteristica da spingere il sindaco di Viagrande, Vera Cavallaro, ad estendere gli inviti a molte autorità.
E per assistere alla manifestazione, sotto i raggi caldi di uno straordinario sole primaverile (nonostante si sia nel mezzo dell’inverno, ma il fenomeno viene da sempre considerato un miracolo di S. Mauro), erano presenti, fra gli altri il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, i deputati Catanoso, Pogliese e D’Asero, alcuni sindaci del circondario, il comandante provinciale del carabinieri, il colonnello Giuseppe La Gala, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Acireale, capitano Fabio De Rosa; presenti anche tantissimi turisti provenienti oltre che dalla Sicilia, anche dalla Calabria, dalla Puglia e dalla Campania.
Naturalmente le polemiche sono subito divampate fra gli addetti ai lavori. Il sindaco Vera Cavallaro, fra l’altro presidente del comitato dei festeggiamenti chiude: «La differenza tra i calibri dei mortai concordati (7 mm) e quelli montati (13 mm) era troppa e pertanto non me la sono sentita di autorizzare lo spettacolo».

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