Si ingarbuglia l’iter burocratico per l’istituzione della seconda farmacia all’interno del territorio comunale di Viagrande, sulla quale l’amministrazione comunale aveva esercitato il diritto di prelazione e successivamente aveva avviato la «procedura aperta per l’individuazione di un concessionario della farmacia», approvando contestualmente il bando di gara.
La gara, come abbiamo già scritto, è andata deserta, sebbene tre richieste di prolungamento dei termini fissati per la scadenza del bando pare siano pervenute alla segreteria comunale, così come ha confermato il sindaco, Vera Cavallaro.
In merito ai due ricorsi (non uno, quindi, come precedentemente pubblicato) proposti al Tribunale Amministrativo Regionale sezione di Catania.
Nel primo ricorso, presentato contro l’assessorato regionale alla Sanità, il dipartimento regionale per la pianificazione strategica, il Comune di Viagrande, il direttore generale dell’Asp di Catania, il presidente in carica dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Catania, viene contestato il metodo con il quale è stato delimitato il territorio comunale al fine dell’ubicazione della seconda farmacia, che non rispetterebbe una «ubicazione più conveniente e più idonea a garantire il soddisfacimento delle esigenze di assistenza alla popolazione, così da assicurare adeguata capillarità al servizio e da massimizzare la pubblica utilità della seconda farmacia».
Nel secondo ricorso, presentato contro il Comune di Viagrande, viene contestato il modulo gestionale prescelto nel bando di gara.
Come dire, prima di concedere la proroga dei termini o di bandire una nuova gara, bisogna attendere il responso del Tar sui due ricorsi con tutto quel che seguirà. E per le casse comunali sfumano i 900mila euro sui quali facevano tanto affidamento, già, molti amministratori comunali.
I ricorsi potrebbero anche sortire effetti dal punto di vista politico: uno dei ricorrenti, infatti, il dott. Francesco Labadie, già vicesindaco nell’amministrazione guidata da Enzo Sanfilippo, candidato sindaco nelle elezioni del 2008 (quando ottenne 1168 voti), rischia di non potersi candidare se la controversia non viene definita entro le prossime elezioni comunali del 2013.