Nelle strade e soprattutto sui marciapiedi delle strade di Viagrande sono già comparsi i pali di legno, bianchi e altissimi, sui quali saranno installate le sontuose luminarie per la festa grande in onore del patrono S. Mauro Abate, che dall’otto dicembre al 22 gennaio terrà impegnate le cinque commissioni deputate a curare le cinque fasi più importanti della festa medesima e cioè l’entrata dei partiti di Scalatelli e Santa Caterina, la trionfale “uscita” e l’altrettanto trionfale “entrata” del Santo, nonché la coreografia esterna dell’intera festa (luminarie, complessi bandistici, organizzazione e sicurezza), affidate alla commissione centrale il cui presidente è il sindaco pro tempore.
Dinanzi alle ricche coreografie che si stanno allestendo anche per la prossima edizione della festa grande, fa contrasto lo stato pietoso della facciata dell’antico palazzo comunale che ormai di “facciata” ha soltanto il nome, visto le larghe chiazze di plastico o intonaco saltate per le intemperie del tempo.
Mettiamo subito le mani avanti, precisando che l’amministrazione comunale, con i tempi di magra che corrono, non ha i necessari fondi per potere sistemare la facciata del palazzo, dove quotidianamente si recano sindaco, Giunta, consiglieri comunali, direttore generale, capiarea e chi più ne ha ne metta , tranne a “prenotare” stanziamenti per altre manifestazioni, che sicuramente non richiamano nella piazza di Viagrande migliaia di persone come avviene durante la festa grande.
Dicono, però, i cittadini: perché le varie commissioni (ma soprattutto quella centrale) non limitano, almeno per una volta, le spese “grosse” della festa di qualche migliaio di euro e con queste economie cercano di ammodernare (leggi rifare decorosamente), con l’aiuto magari dei volontari, la facciata del palazzo municipale, proprio in occasione della festa grande, quando le persone vengono invitate ad abbellire balconi e facciate delle abitazione private?
